Editoriale. Corigliano Rossano 2024: i programmi prima delle persone

La primavera del 2024 si avvicina, portando con sé il brusio e l’emozione di un altro ciclo elettorale. I cittadini saranno chiamati a rinnovare gli organismi di governo locale, un momento importante per plasmare il futuro della terza città calabrese.

Come sempre, le elezioni locali generano aspettative e speranze, ma anche sfiducia e disillusione. Spesso, il focus si concentra più sui nomi dei candidati che sulle idee e i progetti che dovrebbero guidare il destino della città. È un errore comune che spesso ha portato a una gestione superficiale e miope dell’amministrazione pubblica. Nel panorama politico locale, è giunto il momento di invertire questa tendenza. La città di Corigliano Rossano non può più permettersi di concentrarsi esclusivamente sulle persone che occuperanno le cariche pubbliche. È il momento di mettere i programmi al centro del dibattito e dell’attenzione. I programmi, concreti e ben strutturati, devono precedere le persone. Questo approccio è cruciale per garantire che il futuro di Corigliano Rossano sia basato su una visione chiara, orientata a lungo termine e focalizzata sul bene comune. Invece di essere guidati unicamente dalla personalità dei candidati, la comunità dovrebbe esigere dettagliati programmi e proposte che affrontino le sfide e sfruttino le opportunità che la città ha di fronte. Uno dei punti focali di qualsiasi programma elettorale dovrebbe essere la visione di Corigliano Rossano come un centro di eccellenza e un motore economico propulsivo nella regione.

La creazione di posti di lavoro, l’attrazione di investimenti e la promozione di settori chiave come il turismo e l’agricoltura devono essere al centro dei programmi. La città ha un patrimonio culturale e naturale straordinario che può essere sfruttato per sostenere la crescita economica e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Inoltre, è fondamentale che i programmi elettorali si concentrino sulla sostenibilità ambientale. Corigliano Rossano deve adottare politiche che preservino il suo ambiente unico, proteggendo le bellezze naturali e promuovendo pratiche eco-sostenibili. L’attenzione all’ambiente non solo migliora la qualità della vita, ma attira anche turisti e investitori che cercano luoghi belli e sostenibili in cui vivere e lavorare. L’istruzione, la sanità, la giustizia, la mobilità pubblica, l’elevazione a capoluogo dopo l’avvenuta fusione, e il benessere sociale dovrebbero essere altrettanto centrali nei programmi elettorali. Una città forte è basata su cittadini istruiti e sani, pronti a contribuire alla comunità e a farla crescere. I programmi dovrebbero abbracciare la partecipazione e la trasparenza. Gli eletti devono impegnarsi a coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni che li riguardano, rendendo conto delle loro azioni e promuovendo una governance aperta e democratica. Mentre Corigliano Rossano si prepara per le elezioni del 2024, è importante che i cittadini prestino attenzione ai programmi presentati dai candidati, valutando la loro coerenza, fattibilità e impatto a lungo termine. Le persone che verranno elette saranno responsabili del futuro della città, ma è attraverso programmi solidi che potranno realizzare il suo pieno potenziale.

È giunto il momento di porre l’accento sui programmi, sulla visione e sugli obiettivi condivisi che porteranno Corigliano Rossano verso un futuro migliore. Solo allora potremo essere sicuri che le persone elette saranno veramente impegnate a servire il bene comune e a realizzare la grandezza di questa affascinante città calabrese. Poi c’è il capitolo “trasparenza” e della questione morale, quest’ultima ormai arenata in una società sempre più liquida. C’è bisogno di un ripristino dei valori, di liste composte non già dai soliti portatori di voti, gli stessi che poi battono cassa per soddisfare interessi personali, ma di persone eticamente perbene, dotate di idee e progetti, di voglia di cambiare una mentalità distruttiva, potresa a concentrarsi sulle piccole cose, poco lungimirante. Manca una cultura visionaria che vada oltre le solite discussioni, e proietti la città nel ruolo che merita.

Matteo Lauria – Direttore I&C

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