Editoriale. Crisi della politica: il richiamo urgente all’autorevolezza

Matteo Lauria

La politica contemporanea si trova in una fase di profonda crisi. Il tessuto dei valori su cui dovrebbe fondarsi è in via di smarrimento, generando un vuoto che ha compromesso l’autorevolezza, un concetto spesso frainteso come autoritarismo. La direzione da seguire sembra confusa e incerta. Gli adulti di oggi continuano a seminare l’idea che tutto sia lecito, anche quando non lo è. Questo ha abbassato notevolmente l’asticella dell’etica e della moralità in tutti i settori della vita sociale. Nessuno sembra esente da questa tendenza.

Ci troviamo di fronte a una società liquida, dove la responsabilità è diventata una rarità e la coscienza individuale ha perso la sua voce. Le regole esistono, ma spesso restano lettera morta, inapplicate. Ancor peggio, le regole non scritte, che riflettono il buon senso e la moralità, faticano a trovare spazio. Oggi, il denaro e il potere hanno preso il centro della scena nelle nostre vite, e il degrado circostante sembra essere una diretta conseguenza di questa prioritizzazione.

Non si tratta solo di un problema economico, ma piuttosto di una crisi umana che ha portato a un calo delle nascite. Opportunismo e cinismo sono diventate le nuove bandiere trasmesse alle generazioni future. L’assenza di limiti e la mancanza di decenza sono diventate allarmanti sia nella sfera pubblica che in quella privata.

Chi potrebbe rappresentare e comprendere questo diffuso sentimento di insoddisfazione? Dove si trova il partito o il movimento che possa offrire una prospettiva nuova e autentica? Nel corso del tempo, sono emersi individui presentati come salvatori del mondo, ma che fine hanno fatto?

La politica attuale sembra distorta: politici che cambiano casacche, che non rispettano le loro promesse e che si comportano in modo incoerente. I media televisivi sono complici, mostrando un quadro distorto della realtà e spesso offrendo esempi diseducativi. Questi modelli errati e incoerenti diventano normali, soprattutto nelle periferie, danneggiando la società nel suo complesso.

Tutto ciò richiede un intervento urgente. Dove la politica fallisce, si spera che un giorno siano i singoli cittadini a emergere, operando in vari settori della società civile. È necessario un taglio netto a questo andazzo, altrimenti il futuro dell’Italia sarà sempre più incerto.

È tempo di recuperare l’autorevolezza, non da intendersi come autoritarismo, ma come fiducia riposta nelle istituzioni e nei valori fondamentali. Dobbiamo coltivare un terreno fertile per la responsabilità individuale e per un ritorno alla moralità e all’etica, sia nella sfera pubblica che in quella privata. Solo così potremo sperare in un futuro più prospero e stabile per l’Italia.

Matteo Lauria    – Direttore I&C

Una risposta

  1. Hai perfettamente ragione.
    La fase dei partiti si è spenta in modo naturale e doveva essere sostituita dall’autorevolezza dei singoli che invece è mancata.
    Pare sia emersa invece solo quella dell’arrivismo
    funzionale solo alle velleità personali da raggiungere ad ogni costo, anche con il continuo cambio di casacca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: