Editoriale. Il Golfo di Taranto sotto attacco: La nostra incapacità di fare rete e l’indifferenza di Roma

Da anni, i cittadini e le amministrazioni locali del golfo di Taranto avvertono con crescente preoccupazione il peso delle decisioni calate dall’alto. Roma, come un gigante sordo e indifferente, sembra trattare il nostro territorio come una semplice riserva di risorse da sfruttare senza riguardo per le reali esigenze e aspirazioni delle comunità. La recente proposta di realizzare un parco eolico ( https://informazionecomunicazione.it/sibaritide-eolico-sei-progetti-energetici-e-il-silenzio-delle-comunita/) in riva allo Ionio è l’ultimo di una lunga serie di progetti che minacciano di compromettere ulteriormente l’equilibrio del nostro ambiente e del nostro futuro. Nel nostro editoriale di pochi giorni fa, abbiamo ribadito l’importanza di costituire un’area metropolitana Crotone-Gallipoli. Questo non è solo un sogno utopico, ma una proposta concreta che potrebbe rappresentare una vera e propria barriera contro l’invasività di decisioni centralistiche. L’idea di creare un’area metropolitana non si limita a rilanciare il turismo, ma punta a formare un’alleanza solida tra comuni costieri e pedemontani, in grado di fare massa critica e di opporsi efficacemente ai progetti imposti da Roma (https://informazionecomunicazione.it/editoriale-larea-metropolitana-crotone-gallipoli-scudo-protettivo-del-golfo-di-taranto/) . Purtroppo, la nostra proposta sembra cadere nel vuoto. I comuni interessati non riescono a unire le forze, e senza un fronte compatto, il nostro potere contrattuale si riduce drasticamente. Roma, con la sua visione miope, continua a considerare il nostro territorio come una mera riserva di sfruttamento per industrie pesanti, trivellazioni, rigassificatori e altri impianti inquinanti. Non c’è spazio per la sostenibilità o per le esigenze delle comunità locali. Il parco eolico in riva allo Ionio non è solo l’ultimo di una serie di progetti invasivi, ma rappresenta anche un simbolo della nostra incapacità di fare rete e di difendere i nostri interessi. Senza una strategia coordinata e una visione comune, continueremo a pagare lo scotto di decisioni centralistiche che non riflettono le reali necessità e potenzialità del nostro territorio. Solo attraverso una forte alleanza tra le amministrazioni locali di territori omogenei e una strategia condivisa possiamo sperare di cambiare il corso delle cose. Altrimenti, rischiamo di veder ridotto il nostro territorio a una semplice area di sfruttamento, priva di futuro e di speranza.

Matteo Lauria – Direttore I&C

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