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Editoriale. La Sibaritide in emergenza: la crisi della legalità e la necessità di un intervento dello Stato

La Sibaritide è un territorio ricco di storia e cultura, ma è anche una zona fragile, dove la criminalità organizzata è ancora molto presente. Negli ultimi mesi, la situazione è ulteriormente peggiorata, con una serie di eventi delittuosi che hanno scosso la comunità locale. Tra questi, l’attentato al presidente del consiglio comunale di Corigliano Rossano, l’aggressione a un giornalista e l’incendio di due auto di imprenditori. Questi episodi, che si inseriscono in un contesto di crescente violenza e intimidazione, sono un segnale chiaro che la presenza dello Stato in questa zona è insufficiente. Il Governo, come si è impegnato a fare per Caivano (lo scrissi qualche mese fa https://www.informazionecomunicazione.it/editoriale-criminalita-e-la-presenza-dello-stato-corigliano-rossano-come-caivano-peggio/) deve intervenire con un apposito decreto per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nella Sibaritide. Si tratta di un territorio particolarmente esteso, con un numero di abitanti in calo negli ultimi anni. In alcune aree della Calabria, sebbene il numero degli abitati sia decisamente più contenuto, si registra quasi il doppio degli uomini in organico alle forze dell’ordine. L’intervento dello Stato è necessario per garantire la sicurezza dei cittadini e per promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio.

La crisi della legalità

La Sibaritide è una zona storicamente caratterizzata da un’alta presenza di criminalità organizzata. Negli ultimi anni, la situazione è ulteriormente peggiorata, con un progressivo aumento della violenza e dell’intimidazione. Questo fenomeno è dovuto a una serie di fattori, tra cui la crisi economica, la disoccupazione giovanile e la mancanza di prospettive future. La criminalità organizzata, infatti, offre a molti giovani la possibilità di trovare un lavoro e di guadagnare soldi rapidamente. Questa situazione sta mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico e sociale del territorio.

L’appello al Governo

Il Governo deve intervenire con un apposito decreto per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nella Sibaritide e riaprire il tribunale. Questo intervento è necessario per garantire la sicurezza dei cittadini e per promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio. In particolare, il decreto dovrebbe prevedere: L’aumento del numero di uomini in organico alle forze dell’ordine, con particolare attenzione ai reparti specializzati nella lotta alla criminalità organizzata; Il potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei reati; La promozione di iniziative di sensibilizzazione della popolazione sui temi della legalità e della cittadinanza. L’intervento dello Stato non può essere solo repressivo, ma deve anche essere preventivo. È necessario, infatti, investire nella promozione della cultura della legalità e della cittadinanza. Solo attraverso un impegno comune di tutti gli attori coinvolti, è possibile affrontare la crisi della legalità nella Sibaritide e costruire un futuro più sicuro e prospero per il territorio.

Matteo Lauria – Direttore I&C

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