Per chi pensava che la speculazione fondiaria fosse un orpello analitico di tecnica urbanistica della metà del secolo scorso, ci sono grandi novità, la speculazione fondiaria a Corigliano è rinata ed si presenta in forma perfetta e efficiente come nuova!
Art.2
PARTECIPAZIONE
1. Nei procedimenti di formazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica sono assicurate:
a) la concertazione con le forze economiche e sociali nonché con le categorie tecnico-professionali, in merito agli obiettivi strategici e di sviluppo da perseguire;
b) le specifiche forme di pubblicità per la tutela degli interessi coinvolti, anche diffusi;
c) il raccordo tra i soggetti preposti alla gestione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, i soggetti preposti alla salvaguardia dei beni e delle risorse presenti sul territorio, i soggetti titolari della gestione di attività incidenti sul territorio, con particolare riferimento alla mobilità delle persone e delle merci, all’energia, al turismo, al commercio e alle altre attività produttive rilevanti.
2. Nell’ambito della formazione degli strumenti che incidono direttamente su situazioni giuridiche soggettive, deve essere garantita la partecipazione dei soggetti interessati al procedimento, attraverso la più ampia pubblicità degli atti comunque concernenti la pianificazione, assicurando altresì il tempestivo ed adeguato esame delle deduzioni dei soggetti interessati e l’indicazione delle motivazioni in merito all’accoglimento o meno delle stesse.
PARTECIPAZIONE, si è capito?
quando si vuole pianificare, programmare, prevedere qualunque sviluppo urbanistico del territorio, attrarre filoni di finanziamento, non da parte di privati cittadini o da benemerite associazioni per il bene collettivo, la prima cosa che l’Ente proponente deve garantire è proprio una parolina magica: “PARTECIPAZIONE” che è sì magica, ma che non la si ottiene dal nulla, appunto per magia, per essere garantita che la partecipazione avvenga esistono delle regole, dei protocolli dei modi per gestire le interrelazioni, per addivenire alla certezza che la PARTECIPAZIONE, quella vera, pregnante ed informata su quello che avviene possa essere attivata per il fine che “deve essere garantita la partecipazione dei soggetti interessati al procedimento, attraverso la più ampia pubblicità degli atti comunque concernenti la pianificazione…” appunto come recita la legge nei commi a,b,c.
In breve qui si tratta di cose serie, qui non si scherza, qui non stiamo a menare il can per l’aia, qui non siamo nati ieri e restiamo tutti sbalorditi ad aspettare Godot, ad osservare che nel giro di quattro giorni qualcuno tiri fuori dal cilindro a suo esclusivo piacimento proposte che nessuno sa da dove, da chi e sopratutto per chi, le abbia maturate, senza essere né referenziati e né portatori di incarichi di Enti che ne certifichino la qualificazione, la provenienza ed il fine per il quale operano!
É possibile che qualcuno possa aver pensato che qui a Corigliano siamo tutti provenienti dal paese della Sgurgola Marsicana e siamo sbarcati al porto con le banane a tracolla?
Siamo seri, veniamo da lontano e ne abbiamo visti e sentiti nel corso di qualche decina di lustri tentativi di attacchi a questo territorio, alcuni per la verità anche riusciti, l’Enel insegna, ma questo lembo di Calabria che ha fatto sempre gola a molti speculatori e seppure con una distribuzione proprietaria composita, che va dal latifondo alla piccola proprietà financo a quella polverizzata, eppure qui a Corigliano, abusivismo a parte, la strada e le prassi delle regole pianificatorie sono sempre state rispettate e mai si è prestata a blitz fulminei ed improvvisi per approfittare di un momento di debolezza della rappresentanza democratica, in assenza della quale si vogliono, senza pagare il pedaggio del gioco della rappresentanza elettorale, porre le basi per stendere la longa manus dell’interesse della rendita fondiaria che tutto brucia sull’altare della speculazione.
No, non è così che si procede, gli interessi in gioco sono grandi molteplici e spesso contrastanti e vanno tutti, uno per uno analizzati e portati allo scoperto ed attraverso le regole della pianificazione ed il gioco corretto della rappresentanza vanno riconosciute, scelte ed applicate con regole certe, tutto ciò si sostanzia nelle norme e leggi urbanistiche signori, che già dal 1942 sono state scritte, approvate e sono giunte con le modifiche e le variazione subite nel corso della storia italiana ma alle quali non si può sfuggire, altrimenti come avviene per tutte le leggi quando le si infrangono si percorrono le strade dell’illegalità e del probabile sostegno di interessi occulti ai quali mai nessuno apertamente può prestarsi.
I padroni del territorio sono i cittadini ed a loro spetta utilizzare gli strumenti predisposti dalla legge affinché siano essi gli attori principali delle scelte per il futuro loro e dei loro figli, non esistono altre strade né scorciatoie.
Mario Gallina – Architetto – Resp. Terr. e Ambiente della Dir.Reg.Partito della Rifondazione Comunista