Emergenza Covid: la Sibaritide conta altri tre casi. Si rimane in attesa dell’esito di altri tamponi

Martino Rizzo
Corigliano Rossano – L’intervento sulla propria pagina social di Fb del dirigente medico – responsabile del servizio Igiene e Prevenzione Martino Rizzo.
«Abbiamo perso, ma abbiamo giocato bene. Frase consolatoria per descrivere una sconfitta onorevole. E così è stata la giornata di oggi. Poteva andare peggio. Dopo la scoperta del nuovo focolaio a Corigliano-Rossano, oggi ci aspettavamo altri dispiaceri. Invece ce la siamo cavata. “Solo” tre casi sullo Ionio: uno, di ritorno, a Mandatoriccio, il primo dall’inizio della pandemia in quel Comune. Un ulteriore caso (anche questo il primo registrato) nella cittadina di Paludi, legato ad uno dei focolai rossanesi. Infine un nuovo caso a Corigliano-Rossano, non legato ai precedenti cluster.
Se osserviamo l’andamento dei casi in Italia, e anche quelli che giornalmente si rilevano in Calabria, la nostra area non fa eccezione. Oggi è continuata l’attività per circoscrivere il più consistente focolaio attualmente attivo. Sono stati eseguiti una trentina di tamponi. Inoltre, gli operatori dall’USCA, si sono sottoposti ad un superlavoro, andando a tamponare i soggetti in isolamento che, dopo i previsti 14 giorni, possono tornare “liberi”, se negativi al tampone. Lunedì i risultati, che potrebbero anche riservare qualche sorpresa, perché qualcuno potrebbe essersi positivizzato.
Altra attività: le segnalazioni provenienti da altre ASL, che cerchiamo di monitorare. Diversi esercizi sono stati sottoposti a controlli ed i dipendenti “tamponati”. I risultati parziali sembrano confermare l’applicazione delle misure anti-covid.
Concludo dicendo che l’OMS ha emanato una serie di raccomandazioni precauzionali e consigli di buone pratiche igieniche durante la manipolazione dei cibi, senza prevedere limitazioni nei consumi dei cibi, e che l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dichiarato che non ci sono prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione probabile del virus. Della serie, il più grande mangia il più piccolo».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: