L’impotenza degli Enti preposti è disarmante e solo il lavoro infaticabile dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sta cercando di limitare i danni per quanto possibile. Anni di tagli alla manutenzione dei boschi, accorpamento della Guardia Forestale con il Corpo dei Carabinieri, tagli agli enti dei parchi nazionali, delle riserve, delle aree protette, tagli ai comuni, hanno provocato i danni che oggi sono sotto gli occhi di tutti. La Calabria brucia e non solo la Calabria.
«Abbiamo esempi di buone pratiche che ci vengono dal passato – ha commentato il consigliere di Corigliano-Rossano Futura, Cesare Sapia – quando la manutenzione dei boschi era fonte di lavoro e di reddito per tante famiglie e al tempo stesso era argine e difesa contro piromani e speculatori. È necessario che le istituzioni preposte si diano da fare per introdurre azioni concrete che possano tutelare il patrimonio boschivo e al contempo fornire occasione di lavoro per i tanti, troppi disoccupati cui non si riesce a dare risposte concrete. Infine, credo sia importante che le attività di manutenzione riguardino non solo i boschi ma anche torrenti, strade, versanti montani; ogni cosa qui in Calabria rischia di diventare emergenza, ed è importante che gli Enti Locali si attivino in tal senso.
Così come è necessaria anche la tutela dei torrenti, che da risorsa possono diventare un pericolo, ad esempio la Briglia nel Colognati, spaccata a metà. Un paio di anni fa a seguito di un sopralluogo al quale ho partecipato insieme a cittadini e residenti nelle contrade Colognati, Nissa e Crocicchia fu inviata una missiva alla regione Calabria, al settore Demanio, alla Protezione Civile, all’autorità del Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale e ad altri enti. Senza risultato. Oggi torniamo a chiedere manutenzione e controlli, con più voce e forza di prima»
CESARE SAPIA
CONSIGLIERE MAGGIORANZA
CORIGLIANO- ROSSANO FUTURA