Corigliano-Rossano – Emergenza sanitaria provinciale, una delegazione della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale della Provincia di Cosenza, riunitasi nelle scorse settimane nella Sala Consiglio Provinciale a Cosenza e che aveva condiviso all’unanimità un documento unitario, guidata dal Sindaco di Corigliano-Rossano, incontrerà a Roma mercoledì 4 dicembre il Ministro della Sanità Roberto Speranza.
L’unità premia e rafforza i territori. Cinque le principali richieste,definite urgenti ed improrogabili, contenute nel documento di sintesi approvato all’unanimità dalla Conferenza e inviato al Direttore Reggente dell’Azienda Sanitaria Provinciale; al Presidente della Giunta Regionale; al Ministro della Salute e alle altre Conferenze dei Sindaci della Calabria col fine di invitarle a tenere un confronto sullo stesso tema e aderire ai contenuti esposti dai sindaci della provincia di Cosenza.
Tutte le istituzioni competenti, a partire dall’Ufficio del Commissario e dall’Azienda Sanitaria Provinciale, adottino nell’immediato i provvedimenti necessari per dare corso alle procedure concorsuali in itinere e per attivare tutte le procedure di reclutamento possibili per personale medico e paramedico, col fine di dare respiro alle unità operative del territorio che si trovano ormai al collasso.
Si apra un confronto tra Ministero, Regione e Conferenze dei Sindaci col fine di realizzare un modello sanitario adeguato al contesto della Regione Calabria che abbia l’obiettivo di investire nell’offerta sanitaria (ospedaliera e territoriale) adeguandola ai livelli essenziali previsti dalla normativa vigente; tenendo conto delle condizioni orografiche, demografiche ed infrastrutturali; limitando progressivamente l’emigrazione sanitaria.
Si prenda atto del fallimento del modello commissariale in Calabria, individuato quale presunto rimedio per il rientro dal deficit del sistema sanitario regionale e che invece, nel corso di questi anni, ha realizzato drammatici tagli orizzontali ai servizi per le comunità (a partire da soppressioni o accorpamenti dei presidi ospedalieri) senza ottenere alcun risultato in termini di rientro del debito.
Si superi il cosiddetto “Decreto Calabria” individuando le misure necessarie per garantire una governance stabile e autorevole agli enti sanitari, a partire dalle Aziende Sanitarie, tenuto conto che l’ASP di Cosenza ormai da più di un anno è sprovvista di un direttore generale ordinario ed ha visto l’avvicendarsi di numerosi “reggenti”, accrescendo il disorientamento istituzionale e limitando ulteriormente le attività di programmazione dell’Azienda.
Si avviino i lavori per la realizzazione dei nuovi ospedali e che si attivi un monitoraggio continuativo degli stessi affinché non si ripetano gli inaccettabili ritardi del passato.
In attesa del confronto richiesto e dei conseguenti interventi strutturali, alla luce dell’emergenza descritta e denunciata e della mancata realizzazione di soluzioni che consentano – in questa fase – la sostenibilità del sistema sanitario (ospedaliero e territoriale), tutti i sindaci intervenuti – è riportato nel documento di sintesi della Conferenza – si dichiarano disponibili all’avvio di una mobilitazione unitaria dei territori, che coinvolga le intere popolazioni, da estendere anche alle altre province della Calabria (Comunicato stampa).