TREBISACCE La vera e più complessa sfida alla quale continuano ad essere chiamati tanto la rete imprenditoriale quanto le istituzioni locali della nostra regione, seconda in Europa per biodiversità, era e resta quella della capacità di trasformazione e di distribuzione del grande e distintivo patrimonio agroalimentare ed identitario. Perché è con la trasformazione più che con la sola produzione che si restituisce ai territori reddito e valore aggiunto in termini economici e di sviluppo durevole. Ed è rispetto a questa prospettiva, sulla quale la Calabria sconta purtroppo dei ritardi oggettivi, che come Amministrazione Comunale intendiamo costruire, insieme a tutti gli attori privati e sociali, un percorso di sensibilizzazione, soprattutto delle nuove generazioni, ad un nuovo approccio più manageriale e lungimirante delle nostre risorse naturali ed agricole.
È quanto dichiara il Sindaco Alex Aurelio che, da una parte, si complimenta con la rete organizzatrice dell’edizione 2023 della Festa del Biondo Tardivo svoltasi con successo nei giorni scorsi e sulla cui ereditata impostazione sarà opportuno condividere – continua – riflessioni per migliorarne contenuti, continuità, valore aggiunto e reputazione almeno regionale in vista della prossima edizione 2024; dall’altra, rinnova e rilancia l’esigenza di invitare ad uno stesso tavolo ed in una cornice istituzionale tutti soggetti protagonisti di quella che potrebbe essere – aggiunge il Primo Cittadino – una nuova e bella stagione di rilancio continuativo e strutturato e non soltanto una volta all’anno, tanto per il Biondo Tardivo quanto per tutto il paniere enogastronomico esperienziale cittadino ed ancora una volta territoriale.
Il Primo Cittadino coglie, quindi, l’occasione per esprimere apprezzamento per quelle esperienze che si sono già avviate su questa strada della trasformazione, come il Codex Tardivo, gin artigianale prodotto dalla realtà imprenditoriale Codex di Corigliano-Rossano che, insieme ad una miscela di botaniche, utilizza anche l’arancio Biondo Tardivo e l’azienda Bioagrumi che produce con lo stesso agrume le marmellate Solefrutta e gli Artigiani del pane con i biscotti secchi al biondo.
Insieme alla produzione del Garum, di ispirazione greco-romana riproposto dall’iniziativa commerciale di Antonella Garoppo – conclude Aurelio – siamo di fronte ad esperienze che per la direzione e per il metodo preferito riteniamo possano essere considerate virtuose e da replicare, rappresentando quel vero moltiplicatore di sviluppo anche turistico che, stimolando ad esempio l’emersione di start up innovative sull’immagine e sull’evocazione dei nostri prodotti migliori, può e deve fare la differenza per una destinazione che con anche l’enogastronomia e l’agroalimentare vuole proporsi per competere ed attrarre 12 mesi all’anno.
comunicato stampa