Flash mob a Longobucco per la sanità, la scuola e la viabilità

Longobucco- E’ stata una protesta simbolica quella che si è tenuta ieri nella piccola comunità montana.

 

Un Flash mob per richiamare l’attenzione su temi sensibili come la sanità, la scuola e la viabilità dopo i fatti ormai tristemente noti, che hanno interessato il crollo di parte del viadotto della Sila-Mare.

“Con il disastro avvenuto, i paesi di montagna non possono più essere considerati al pari delle città”. E’ questo il pensiero unico del comitato cittadino, che ormai da tempo ha intrapreso una serie di azioni nel territorio, volte a creare un dialogo costruttivo tra le istituzioni ma che si fa anche carico di portare avanti la protesta.

“Se le istituzioni, sia a livello nazionale che a livello regionale, non si attivano affinché questi paesi non rimangano isolati e dimenticati, saremo costretti ad andare via, a malincuore. Abbiamo scelto, per questo flash mob, due canzoni significative: “Paese” dei Nomadi e “Che sarà” dei Ricchi e Poveri. La larga e sentita partecipazione della cittadinanza testimonia che l’angoscia per questa situazione è unanime”.

Forti preoccupazioni sono dettate anche dalla forza lavoro impiegata per le azioni di messa in sicurezza e ricostruzione del tratto Sila-Mare. Come testimoniato dal comitato cittadino, sul cantiere sarebbero impiegate “le solite due ruspe e una trivellatrice” con circa 6 operai impegnati a svolgere i lavori.

In questi giorni sono anche iniziati i lavori di bitumazione che si sono estesi dal ponte della contrada Manco e per un chilometro di strada.

Eugenio Forciniti

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