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Fratelli d’Italia ricorda Sergio Ramelli a cinquant’anni dalla scomparsa

Corigliano Rossano, 29 aprile 2025 – A cinquant’anni dalla sua scomparsa, il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia rende omaggio a Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù, deceduto il 29 aprile 1975 dopo 47 giorni di agonia a seguito di una brutale aggressione subita a soli 18 anni.

Il 13 marzo 1975, mentre stava legando il motorino al termine delle lezioni in zona Città Studi a Milano, Sergio fu assalito alle spalle da un gruppo di estremisti di sinistra legati ad Avanguardia Operaia. Colpito violentemente con chiavi inglesi, cadde a terra privo di sensi. Non si riprese mai più.

Ramelli era stato già vittima di intimidazioni a causa delle sue idee politiche. Ex studente dell’Istituto tecnico “Molinari”, fu costretto a trasferirsi in una scuola privata dopo ripetuti episodi di emarginazione e vessazioni. La sua unica “colpa” fu quella di aver criticato le Brigate Rosse in un tema scolastico.

L’aggressione si consumò in un clima carico di odio ideologico, in cui il dissenso politico veniva criminalizzato. All’indomani della sua morte, non mancarono episodi di ulteriore vilipendio, con scritte offensive sui muri di Milano e frasi inaccettabili persino in ambienti scolastici.

Dopo anni di silenzio, grazie alle dichiarazioni di uno degli aggressori, la giustizia fece il suo corso. Nel 1985 furono arrestati i membri del commando; nel 1989 arrivarono le prime condanne per omicidio volontario, poi

ridimensionate nei gradi successivi. Le pene furono lievi, ma la responsabilità morale rimane indelebile.

Oggi, a cinquant’anni da quella tragedia, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo commemorativo in ricordo di Sergio. Un gesto che restituisce dignità e memoria a un giovane che pagò con la vita la fedeltà alle proprie idee.

«Ramelli rappresenta tutte le vittime dell’intolleranza ideologica – ribadisce il coordinamento di FDI – Custodirne la memoria non è solo un dovere politico, ma un atto di giustizia civile. Il suo sacrificio richiama tutti a riflettere sull’importanza del rispetto reciproco e della convivenza democratica», si legge in una nota di Fratelli d’Italia. Sergio vive nel ricordo di chi non ha dimenticato.

COORDINAMENTO FDI – CORIGLIANO ROSSANO

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