Le notifiche sono state eseguite a carico di 1 Dirigente pro tempore del Settore Protezione Civile della Regione Calabria, nominato “soggetto attuatore” (persona delegata per la gestione di dell’emergenza), 14 amministratori di Enti Locali, tra Sindaci pro tempore e componenti delle Giunte comunali pro-tempore dei Comuni di Acquaformosa (CS), Riace (RC) e Caulonia (RC), nonché 27 amministratori/rappresentanti legali pro-tempore di società cooperative aventi sede in provincia di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria.
Le investigazioni – coordinate dal Vice Procuratore Generale della Corte dei Corti di Catanzaro, Dott. Giovanni DI PIETRO, e condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia Paola e della Tenenza Amantea – hanno posto in evidenza gravi irregolarità che hanno determinato un ingiustificato arricchimento dei beneficiari delle risorse pubbliche, atteso che il citato “soggetto attuatore”:
– ha favorito i soggetti affidatari con un condotta dolosa, arrivando ad affidare la gestione dei centri a società cooperative e consorzi istituiti in date successive alla presentazioni delle offerte;
– ha concesso affidamenti a strutture prive di esperienze nel settore o anche d’immobili dove allocare i migranti;
– ha eseguito la liquidazione di corrispettivi palesemente sovrastimati arrivando a dare un compenso per posti mai occupati o realmente esistiti;
– ha riconosciuto alle suddette strutture il corrispettivo giornaliero massimo per ogni singolo migrante senza alcuna motivazione
– ha concesso affidamenti ad Enti locali senza che essi avessero presentato alcuna offerta.
L’odierna attività di polizia economico-finanziaria ed erariale si colloca nel solco degli obiettivi strategici della Guardia di Finanza e testimonia il costante impegno profuso dal Corpo nel contrastare le condotte che pregiudicano le uscite del bilancio nazionale, regionale e degli enti locali, con particolare riguardo agli illeciti ed alle violazioni delle norme che regolano la disciplina dei contratti pubblici.
s.c.