Giovanni Sapia: la rinascita dell’Università Popolare e l’eredità di un maestro della cultura |VIDEO

Il convegno in onore di Giovanni Sapia segna il ritorno dell’Università Popolare e la valorizzazione del suo lascito culturale nella parte alta della città.

 

A distanza di cinque anni, Giovanni Sapia, attraverso le sue opere, continua a esercitare una profonda influenza sul nostro presente. È stato così commemorato uno dei grandi protagonisti della cultura di Rossano, durante un convegno intitolato “Omaggio e approfondimento su Giovanni Sapia”, tenutosi a Corigliano Rossano presso Palazzo San Bernardino. L’evento è stato un’occasione per celebrare la memoria di questo uomo straordinario, che è stato padre, insegnante, dirigente scolastico e politico. Sapia è stato anche uno dei fondatori dell’Università Popolare, che oggi porta il suo nome e quello della sua compagna Ida Sapia. Il convegno, moderato dal giornalista e ex dirigente comunale Giuseppe Passavanti, ha visto la partecipazione di importanti personalità come Gennaro Mercogliano, attuale direttore dell’Università Popolare, Franco Jole Pace, Giuseppe Zumpano, Luigi Caracciolo, monsignor Luigi Renzo, Mario Sapia, Tullio Masneri, Salvatore Bugliaro e Franco Emilio Carlino. L’evento ha anche segnato la ripresa delle attività dell’Università Popolare, che era stata interrotta a causa di problemi legati alla sede storica. A tal proposito, il sindaco di Corigliano, Flavio Stasi, ha assunto l’impegno di ospitare l’istituto presso Palazzo San Bernardino, un luogo ricco di cultura che potrebbe accogliere anche l’Iraceb, l’Istituto Regionale per le Antichità Calabresi e Bizantine, attualmente chiuso. Gennaro Mercogliano ha spiegato che Giovanni Sapia è stato il maestro di tutti loro e una delle personalità culturali più influenti della città. L’Università Popolare, fondata da Sapia insieme a Mercogliano e ad altri amici, ha cercato di elevare il popolo alla dignità di persona attraverso l’istruzione e il collegamento tra scuole superiori e università. L’obiettivo ora è quello di consolidare e ampliare l’istituto, coinvolgendo anche donne e giovani.

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