Dal 15 al 18 febbraio si è svolto il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, un evento che ha rappresentato un richiamo universale alla riscoperta della potenza creativa dell’arte come strumento per costruire un futuro più umano e solidale.
Anna Maria Regina Aino, docente di Arte in quiescenza di Trebisacce, ha condiviso la sua riflessione sull’evento, descrivendolo come un’idea illuminata e un’occasione per riscoprire il legame tra creatività e fede.
“Dio ha impresso in ogni sua creatura il bisogno profondo di cercarlo,” ha affermato, sottolineando come alcuni individui abbiano ricevuto la capacità di esprimere questa ricerca attraverso la loro sensibilità artistica. Secondo la sua interpretazione, gli artisti sono figli del proprio tempo, capaci di trasformare le emozioni più profonde – siano esse di sofferenza o di gioia – in creazioni che parlano dell’infinito e del divino.
“La loro arte si manifesta nella musica, nella danza, nella pittura, nella poesia, nel teatro e in molte altre forme espressive, fino alla fotografia e al cinema. Sono tutte espressioni che ci raccontano di Lui, il Signore, come un continuo e inedito Nuovo Testamento,” ha spiegato.
Regina ha poi evidenziato il ruolo dell’artista come profeta moderno, capace di trasmettere la Parola in forme nuove e accessibili a tutti, superando i confini della fede e raggiungendo anche coloro che sono lontani dalla spiritualità.
“L’arte è un dono, una missione. Gli artisti sono prediletti, chiamati a portare felicità e pace attraverso la loro creatività. E in questo straordinario viaggio, immagino Dio che dall’alto sorride felice e soddisfatto,” ha concluso.
Il Giubileo degli Artisti ha dunque rappresentato un momento di profonda riflessione sulla bellezza della creazione e sul ruolo della cultura come mezzo per avvicinarsi al divino, celebrando il potere trasformativo dell’arte nella vita dell’uomo.
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