In Calabria 3,7 miliardi bruciati nel gioco legale: l’allarme sui giovani

Commissione antindrangheta e Regione pronte a lanciare una giornata di prevenzione: si decide oggi la data

In un solo anno in Calabria sono stati spesi 3,7 miliardi di euro nel gioco legale. Una cifra che colpisce soprattutto tra i giovani. Sono 748.667 i conti online attivi associati a utenze residenti in regione, di cui oltre 192 mila aperti di recente. Il dato più critico riguarda il gioco da remoto: la Calabria è ai primi posti in Italia per raccolta pro capite online, sia nei piccoli comuni che nei centri più popolati.

In 21 comuni calabresi si registrano numeri tra i più alti nel Paese, su una fascia di età compresa tra i 18 e i 74 anni. Accanto al gioco legale, c’è anche quello sommerso. E con esso, inevitabilmente, si riaffaccia la presenza delle organizzazioni criminali.

Per questo la commissione regionale antindrangheta sta definendo, insieme alle Asp e alle associazioni, una giornata di sensibilizzazione nelle scuole, prevista per il 4 giugno. La conferma definitiva dovrebbe arrivare già oggi.

Negli ultimi due anni la Regione ha programmato 4,5 milioni di euro per progetti di prevenzione, recupero e assistenza. Il finanziamento è stato ottenuto per le annualità 2022 e 2023 e prevede il potenziamento dei servizi contro la dipendenza da gioco (gap) e altre forme di tossicodipendenza.

Negli ultimi quattro anni sono stati coinvolti 180 istituti scolastici tra medie e superiori, per un totale di circa 90.000 studenti in attività di informazione e prevenzione. Sono 15, inoltre, le strutture di riabilitazione attive sul territorio — tra comunità terapeutiche e centri Asp — che hanno assistito centinaia di persone affette da ludopatia.

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