Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Infarto fatale per un 62enne a Trebisacce, ritardo dell’elisoccorso gli costa la vita

L’elisoccorso arriva con circa due ore di ritardo perché impegnato su un altro soccorso e uno stimato figlio di Albidona, R.F., 62 anni, pittore edile, colpito da infarto acuto del miocardio, ci rimette la vita mentre era a bordo dell’ambulanza medicalizzata che dal Pronto Soccorso di Trebisacce lo stava trasportando presso la zona di atterraggio dell’elisoccorso per essere trasferito a Castrovillari dove l’èquipe medica dell’Emodinamica era pronta ad intervenire perché già pre-allertata dai sanitari del “Chidichimo”. Pochi minuti prima di essere accolto sull’Eliambulanza il paziente, nonostante tutti i tentativi esperiti dal medico-anestesista e dal fratello nelle vesti di infermiere professionale presenti sull’ambulanza, è andato in arresto cardiaco ed è deceduto. E così un altro paziente dello sfortunato Alto Jonio paga con la vita l’ennesimo caso di sanità disorganizzata o male organizzata, lasciando nello sconforto più totale la moglie, la madre, le due figlie, i 5 fratelli, tutti i familiari e le due comunità confinanti di Albidona e di Trebisacce dove R.F. era conosciuto e stimato non solo per le sue spiccate qualità professionali di fine pittore edile, ma anche come persona buona, rispettosa e amata da tutti per il carattere mite e socievole. Circa 2 ore di ritardo, per una grave emergenza cardiologica, sono davvero tante e ben oltre la fatidica “golden hour” cioè la soglia di un’ora entro cui il paziente soggetto a emergenza sanitaria deve essere messo nelle condizioni di raggiungere una struttura sanitaria in grado di fronteggiare un problema cardiaco o un grave trauma con cure mediche tempestive ed appropriate attraverso cui accrescere le possibilità di sopravvivenza del paziente. Secondo le voci circolate in paese giovedì 16 gennaio, intorno alle 10.30, in preda a un improvviso malore mentre era al lavoro a Trebisacce R.F. si è recato al Pronto Soccorso del “Chidichimo” e qui, a seguito degli opportuni accertamenti, gli è stato diagnosticato un problema cardiaco in atto per cui i sanitari, d’intesa con la Centrale Operativa di Cosenza, dopo averlo soccorso mettendo in atto tutto quello che prevede il protocollo, hanno allertato l’Eliambulanza e preavvertito l’Emodinamica di Castrovillari dell’imminente arrivo del paziente. Il problema però è nato quando si è saputo che l’Eliambulanza era impegnata, sempre nell’Alto Jonio, e precisamente ad Alessandria del Carretto, pare a causa di una chiamata di soccorso ritenuta urgente che avrebbe fatto slittare l’arrivo dell’elisoccorso a Trebisacce alle 12.20 e quindi con quasi due ore di ritardo. Ritardo che, insieme al progressivo aggravarsi della situazione, si è rivelato fatale per il povero pittore edile. Perché – si sono chiesti in tanti – considerato il prevedibile ritardo, il paziente non è stato trasferito a Castrovillari con l’ambulanza per accorciare i tempi? Ci saranno stati sicuramente altri problemi organizzativi e di carenza di personale all’interno del settore dell’emergenza urgenza (Pronto Soccorso e 118) che è la prima cosa a cui mettere mano e potenziare specie nelle aree periferiche della Calabria su cui dovranno riflettere e fare luce i responsabili della sanità anche per onorare la memoria del bravo R.F. e dare certezze ai suoi familiari i quali, nonostante il dolore e lo sconforto procurato dalla perdita del loro caro congiunto, hanno ringraziato tutti gli operatori della sanità del “Chidichimo” per quanto hanno potuto fare e, anche durante le esequie svoltesi sabato 25 gennaio alle 10.30 ad Albidona alle presenza di una folla di persone del posto e di Trebisacce, hanno dimostrato un coraggio e una compostezza davvero encomiabili.

Pino La Rocca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: