La coriglianese Elena Piro al suo EP d’esordio. ‘’Filomena’’ è il suo primo nome e parte della sua storia

Filomena Elena Piro è una cantautrice e musicista di Corigliano Rossano che studia Lettere a Bologna. Pratica la musica fin da piccola: ha studiato pianoforte e canto; solo in seguito, la chitarra, per accompagnarla alla voce. A sedici anni, un amico le sottopone delle canzoni scritte apposta per lei: inizia a cantarle, poi in un secondo tempo le scriverà da sola.

Nella sua terra natìa fa parte di un gruppo Jazz e Bossa Nova, che si esibisce principalmente nei locali. Frequenta il corso per interpreti e quello per compositori al Centro Europeo di Toscolano, all’interno del quale conosce Giorgio Balestra, produttore musicale. Questo incontro la invoglia a pubblicare le canzoni che aveva in cantiere già da tempo e comincia a cantare ciò che è suo: «Inizialmente trovavo difficile cantare canzoni che parlassero di ciò che sento e penso. Mi mancava innanzitutto credere che quello che stessi facendo andasse bene o non fosse banale. La paura del giudizio, specialmente se non interpreti canzoni di altri, si fa più forte».

La musica le smussa la timidezza: «Mi ha permesso di mettermi in gioco. Non è stato naturale esporsi, l’ho imparato col tempo». Ventunenne, infatti, pubblica il suo primo EP ‘’Filomena’’ che la inquadra nel genere Indie pop/cantautorato. Filomena è il suo primo nome e una parte della sua storia: «Sono molto legata alle cose che vivo, invento poco nelle mie canzoni. Queste non nascono in vista dell’EP, tuttavia, appartengono allo stesso periodo di elaborazione, ossia, gli ultimi tre anni a Bologna, e ne condividono il livello spaziale e le tematiche. Sono le persone che ho incontrato, l’amore, le esperienze e i cambiamenti, sicuramente romanticizzati, perché io lo sono molto, rimaneggiati e resi cinematografici, ma prima di tutto, vissuti, perché avevo necessità di raccontare».

A Bologna, in giro per locali, tra una live e l’altra, incappa in Cimini, cantautore di origine calabrese. La scorsa estate, apre il suo concerto nel paese natale, San Lucido. E sempre la scorsa estate partecipa al Tanta Robba Festival di Cremona, presentando le sue canzoni sul palco. A ottobre, invece, è presente al Sottobosco Festival di Ancora, dedicato alle cantautrici.

Già all’opera su nuove canzoni, tra i suoi progetti futuri c’è chiaramente un tour: «Ho premura di esibirmi in posti sempre più grandi e adatti alla mia musica, con tante persone disposte ad ascoltarla con piacere, e ad apprezzarla. Il mio desiderio più grande è esibirmi in giro per l’Italia».

Uno degli ostacoli è il poco tempo a disposizione, tra lo studio universitario e l’organizzazione delle serate: «C’è tanta gente che fa musica, farsi spazio senza un team è faticoso. Inoltre, c’è da capire come funziona un mercato: ciò che si vende è un prodotto artistico gestito sulla base delle emozioni».

Ma l’arte di ‘’sapersi vendere’’ non è solo ciò che interessa a Elena. Prima di tutto, si propone di perseguire l’obiettivo nobilmente: «Voglio emergere senza perdermi nella massa, senza perdere la mia essenza».

Virginia Diaco

 

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