Nella città di Corigliano Rossano, e in particolare nell’area urbana di Rossano, si è recentemente festeggiato un traguardo importante: i 50 anni di storia della pallavolo locale. L’evento è stato un’occasione di gioia e celebrazione per la comunità, che ha visto Daniele Lavia, campione del mondo e d’Europa, prendere parte attiva alle celebrazioni. Tuttavia, la festa è stata offuscata dalle difficoltà finanziarie che minacciano il futuro della squadra. Tra i presenti Carmelo Sestito, Presidente regionale della Federazione Italiana Pallavolo Calabria, che ha evidenziato l’intenso periodo che la Calabria sta attraversando nel settore. Attualmente, la regione è al centro di significativi eventi sportivi,tra cui il prestigioso trofeo delle Regioni a Corigliano Rossano, che vede la partecipazione di 42 squadre giovanili, divise equamente tra maschili e femminili. Questo trofeo è considerato uno dei più importanti nell’ambito giovanile della palla a volo. In aggiunta, Sestito ha sottolineato la presenza di tre nazionali italiane a Camigliatello Silano, impegnate nella preparazione ai mondiali europei, con una serie di amichevoli programmate contro Brasile, Francia, Lituania, Finlandia e Albania nei mesi di luglio e agosto. Contestualmente, a San Giovanni in Fiore è stato inaugurato il Trofeo dei Tre Mari, coinvolgendo sei regioni del sud con la partecipazione di 12 squadre. Il presidente ha evidenziato come la Calabria stia emergendo come un punto di riferimento nel panorama nazionale della pallavolo, testimoniato dalla simultaneità di diverse attività e eventi che dimostrano l’entusiasmo e l’impegno della regione nel promuovere questo sport.
L’importanza degli imprenditori e delle amministrazioni
La spinta attraverso l’azionariato popolare
Tra gli invitati il senatore Ernesto Rapani che ha omaggiato i 50 anni di storia della pallavolo a Rossano, riconoscendo il ruolo cruciale di Guglielmo Labbonia come pioniere di questo sport. Una disciplina che ha fatto emergere numerosi talenti, tra cui spiccano le figure di fama mondiale come Daniele Lavia e Gabriele Laurenzano, contribuendo a rendere orgogliosa l’intera comunità di Corigliano-Rossano. Tuttavia, il senatore ha espresso profonda preoccupazione per il futuro della pallavolo rossanese a causa della mancanza di sponsor, una situazione che minaccia seriamente la stagione sportiva. Per fronteggiare questa crisi imminente, Rapani ha proposto un intervento congiunto delle istituzioni locali, provinciali e regionali. Ha ricordato il Disegno di Legge (DDL) volto a coinvolgere direttamente i tifosi e gli appassionati nel finanziamento della squadra attraverso l’azionariato popolare. Questo approccio potrebbe assicurare la continuazione di un campionato dignitoso senza gravare eccessivamente sugli individui.
Confermata la crisi economica
Guglielmo Labonia, fondatore e presidente emerito della pallavolo Rossano, ha raccontato con fervore come sia nata l’idea di fondare questa struttura sportiva. Fin dai tempi del liceo, Labonia ha coltivato una profonda passione per la pallavolo. Una volta tornato a Rossano dopo gli studi universitari, ha notato con dispiacere l’assenza di questo sport nella sua città. Mossi dalla determinazione e dalla volontà di colmare questa lacuna, Labonia e un gruppo di amici hanno formato una squadra che ha debuttato nel primo campionato FIPAV nel 1974. Questo è stato l’inizio di un lungo e gratificante percorso che ha visto la pallavolo crescere in popolarità a Rossano. Con il passare degli anni, la pallavolo ha guadagnato notorietà e l’organizzazione si è sviluppata, includendo anche un settore femminile. Il numero di iscritti è cresciuto in modo significativo, arrivando a contare tra i 700 e gli 800 partecipanti. La squadra ha ottenuto importanti successi partecipando a vari campionati, raggiungendo la Serie B1 sia nel settore maschile che in quello femminile. Nonostante il focus sulle competizioni, Labonia ha sempre posto un’enfasi particolare sul reclutamento e sulla formazione dei giovani talenti. Ha sottolineato con orgoglio che la pallavolo rossanese ha avuto il merito di far emergere, oltre a Lavia e Laurenzano, altri otto ragazzi fino alla Serie A, testimonianza dell’efficacia del lavoro svolto nel corso degli anni. Tuttavia, non nasconde le preoccupazioni per il futuro della pallavolo rossanese, evidenziando la mancanza di uno sponsor principale che ha sostenuto la squadra negli ultimi anni. Di fronte a questa sfida finanziaria, Labonia e il suo team stanno attivamente cercando di ottenere il supporto di numerosi piccoli sponsor e stanno valutando la possibilità di introdurre un sistema di “azionariato popolare”. Questo sistema, basato sulla sottoscrizione di quote associative, potrebbe ampliare la base di supporto finanziario, coinvolgendo direttamente la comunità di appassionati e sostenitori. Labonia ritiene che il significativo numero di iscritti possa contribuire in modo sostanziale a sostenere le attività e gli allenamenti attraverso questo meccanismo di finanziamento innovativo. Le difficoltà attuali della pallavolo rossanese, ha spiegato Labonia, derivano da una combinazione di fattori esterni e interni, con il Covid-19 che ha influito pesantemente, riducendo drasticamente il numero di iscritti e mettendo l’organizzazione in una situazione critica. Nonostante le sfide, Labonia ha espresso fiducia nel superare questo momento di crisi, richiamando l’esperienza passata della squadra nel gestire e risolvere situazioni difficili.