Contravvenzione al Regolamento d’Igiene, n. 86; a quello di Polizia Urbana, 18; di Polizia Stradale, 6; al Regolamento dell’Acquedotto 5; Edilizio, 1; di Polizia Rurale, 1; per maiali nell’abitato, 7; per mancanza di cartellini, 4; per cani senza museruola, 5; per merce avariata e non atta all’alimentazione, 5; per trasgressioni ad ordinanze varie, 16; al listino dei prezzi, 3; alla tariffa autonoleggio, 6.
Sono stati inoltre deferiti all’Autorità Giudiziaria: per trasgressioni alle leggi Sanitarie, 5; per trasgressioni varie, 4; per oltraggio, 1.
Sono stati pure eseguiti numerosi controlli di latte, prelevati innumerevoli campioni di pane ed espletati molti servizi in campagna.
È stata sequestrata e distrutta merce avariata e non atta all’alimentazione. Sono stati inoltre distrutti circa quarantamila “piedi” di sedano coltivati nei giardini di Celadi giornalmente sorvegliata, a mezzo di un vigile, la raccolta delle varie specie di verdura.
Da quanto precede si deduce che l’opera dei vigili di Rossano è assidua ed instancabile e che essi nulla tralasciano per disimpegnare i servizi ed incarichi che vengono loro affidati da parte dell’Amministrazione Comunale».
Nella “Nuova Rossano” del 30 aprile dello stesso anno si può leggere ancora quest’altro articolo dal titolo “Salutare operazione annonaria”.
«L’assessore Luigi Mercogliano, constatata la esistenza di un pessimo pane in vendita nel paese, la sera di sabato 13, egli e le guardie Pietro Lucisano e Giovanni Gallo intrapreso un giro di perlustrazione per le diverse rivendite di pane rinvenendo nell’esercizio di Carmine Sciommarello, in via Borghesia, 19 forme di pane assolutamente immangiabile. Sequestrato questo pane l’assessore Mercogliano ordinò al Comandante De Luca ed alle guardie Carmine Cruceli, Lucisano e Gallo di procedere ad investigazioni e di piantonare diversi forni durante la notte. Verso le 5.30 le guardie ed il Comandante sorpresero nel panificio di Eduardo Malta l’operaio Agostino Rollino che sfornava oltre 80 pani della qualità rinvenuta nel negozio di Sciommarello. Fermato il Rollino e sequestrato il pane si procedette alla ricerca della provenienza della farina, e si accertò essere stata fornita da Guerriero Antonio. Redatto regolare verbale, i contravventori vennero consegnati ai RR.CC. e deferiti all’autorità Giudiziaria. Il nostro plauso all’assessore Mercogliano ed alle guardie suddette».
Le trasgressioni rilevate nel 1946 rispecchiano la società rossanese appena uscita dalla guerra dove potevano ritrovarsi famiglie che vivacchiava allevando il maiale in casa, oppure vendendo roba avariata, o coltivando gli ortaggi a Celadi, dove confluivano le fogne, oppure speculando sulla cattiva farina. Dai resoconti emerge comunque un’attenta opera di controllo sul territorio, sia in città che nelle campagne. Chi scrive non ha elementi relativi alle risultanze dell’attuale attività di polizia comunale e quindi nessun confronto è possibile, anche per il fatto che si parla di periodi, quello del ’46 e l’attuale, completamente diversi. È certo, comunque, che nel 1946 “le guardie”, essendo ancora poca cosa lo sviluppo automobilistico, non erano tanto impegnate nei controlli dei parcheggi e molto presi invece su diversi altri fronti.
Martino A. Rizzo
I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C
Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a
Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica
sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato
il romanzo Le tentazioni della
politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri
del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito
anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione
dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,
Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,
Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.
Da fotografo dilettante cerca di cogliere
con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio
e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie
su Rossano Se chiudo gli occhi.