“In tempi in cui proprio quel “posto fisso” non esiste più, ci corre l’obbligo di individuare soluzioni alternative, diverse, sviluppando progetti ed attingendo alle programmazioni comunitarie. Come abbiamo ampiamente previsto nel nostro programma elettorale. Ma quando è troppo, è troppo”. Lo si legge in una nota stampa del candidato a sindaco Ernesto Rapani che pone l’accento sui problemi occupazionali che coinvolgono tanti cittadini rossanesi.
“Anche quando sul nostro territorio insistono delle attività, magari a corredo di Enel, non possiamo rimanere in silenzio. Abbiamo appreso che la società Sait, che lavora a sant’Irene da anni, incaricata dal colosso energetico di attuare dei lavori di bonifica, pare abbia portato con se lavoratori da fuori ed addirittura stranieri dell’est.
Ora, con tutto il rispetto, e non mi si taccia per quello che non sono, non si poteva pensare di alleviare le sofferenze di qualcuno del luogo?
Non si poteva pensare, la società incaricata da Enel, non poteva pensare di far svolgere queste mansioni, anche poco specializzate, a dei rossanesi?
Eppure basterebbe poco per dimostrare sensibilità nei confronti di questa terra, offrendo lavoro seppur temporaneo, a chi ne ha bisogno. Basterebbe rivolgersi al centro per l’impiego, ad esempio, al quale chiedere se ci siano operai disponibili e che facciano al caso dei lavori che la società sta svolgendo a Sant’Irene.
Anche l’Enel che ha appaltato questi lavori di bonifica alla Sait non potrebbe stimolare la società napoletana affinché, quando servono lavoratori, attinga dal mercato occupazionale locale? Abbiamo appreso, inoltre, che l’estate scorsa sono stati avviati dei lavori di bonifica in alcune cisterne che contenevano olio combustibile denso. Ebbene, non era forse il caso di impiegare anche in questo caso, gente del luogo? Comprensibile sarebbe se ci rispondessero che serve lavoro specializzato e che in loco non vi sono lavoratori con i giusti requisiti. Ma quando si tratta di maestranza non credo che la nostra città ne sia sprovvista.
Ed allora mi auguro che questo invito, si trasformi in un appello, come quello che poniamo a Enel: anche nel campo dell’indotto, dei servizi come quelli delle pulizie civili, siamo venuti a conoscenza di una rivisitazione del contratto fra Enel stessa e la ditta.
Sono previsti nuovi tagli alla forza lavoro e mi chiedo se siano proprio necessari.
Allo stesso tempo chiedo a chi ama le passerelle pre elettorali giusto per farsi bello, a chi si occupa della problematica una volta ogni cinque anni, perché imbraccia battaglie strumentali?
Qui, per il lavoro, c’è da lottare tutti i santi giorni, non solo alla vigilia delle elezioni.
Mi auguro, insomma, che questo appello non cada nel vuoto, che si tutelino le maestranze già impiegate evitando i tagli previsti e che se ci dovesse essere la possibilità di impiegare lavoratori per la bonifica e la riqualifica del sito Enel, si attinga dal centro per l’impiego di Rossano.