Nelle ultime settimane, Caivano è stata protagonista di una crescente allerta riguardo alla criminalità. I dati e le testimonianze locali dimostrano che la situazione è diventata sempre più preoccupante. Addirittura in queste ore si assumono atteggiamenti di sfida nei confronti dello Stato. Ma dovremmo fermarci a osservare solo gli effetti di questa emergenza, o dovremmo andare alle cause profonde che la generano? Inoltre, dovremmo limitarci a considerare Caivano come un caso isolato, o dovremmo estendere la nostra analisi ad altre aree colpite come la Sibaritide? È fondamentale comprendere che la criminalità non è semplicemente il risultato di scelte individuali, ma spesso riflette una complessa interazione tra fattori socio-economici e culturali. In tal senso, Caivano non è un’eccezione, ma un microcosmo di una realtà più ampia.
Inoltre, non possiamo ignorare l’emarginazione sociale che si è creata a seguito di scelte urbanistiche che hanno ghettizzato le fasce più deboli della società. La discriminazione sottotraccia che questa segregazione comporta può erodere il senso di appartenenza e alimentare il senso di esclusione, contribuendo così alla criminalità. Dobbiamo chiederci come possiamo ridisegnare le nostre città per promuovere l’inclusione e il benessere di tutti i cittadini.
Per quanto riguarda la Sibaritide, penso sia da valutare la proposta di un decreto (come per Caivano) proteso a contribuire a migliorare la situazione, al cui interno prevedere l’immediata riapertura del tribunale di Corigliano-Rossano (delega al Parlamento), l’elevazione a Gruppo dei carabinieri e a Distretto di Polizia del commissariato di Corigliano Rossano. Questa potrebbe essere una vera e seria risposta immediata, prima che riprenda una nuova scia di sangue.
L’allarme per la criminalità è un campanello d’allarme che richiede una risposta decisa e ponderata. Dobbiamo guardare oltre gli effetti visibili e affrontare le cause profonde, lavorando per creare opportunità, promuovere l’inclusione sociale e coinvolgendo la comunità nella ricerca di soluzioni sostenibili. Solo attraverso uno sforzo collettivo possiamo sperare di affrontare efficacemente questa sfida e costruire un futuro migliore.
Matteo Lauria – Direttore I&C