Questa è la dura e semplice regola della democrazia: chiunque può fare politica e viene lasciato alla autodeterminazione dei personali limiti, della propria capacità, che spesso è nascosta, ma consapevole da amministratori improvvisati e autori – al più – della sagra della fresina conzata.
Chi abbia avuto il tempo e la voglia di leggere, le nobili e spesso democratiche istituzioni che hanno retto le Città di Corigliano e Rossano, non può che inorridire al continuo e inutile, chiacchiericcio fatto di comunicati che non hanno nemmeno la parvenza di risolvere questioni condominiali, di chi non ha capito o non riesce a svolgere il suo fondamentale e importante compito.
Ma la domanda fondamentale è? Questi ordinari provvedimenti sono frutto del lavoro e dell’interessamento dei nostri parlamentari, ovvero sono atti che sarebbero stati emanati, al di là della presenza di una così nutrita rappresentanza istituzionale del terriorio?
Comunque, pare, che si autoattribuiscono meriti di inezie, si assiste a scritti fatti da chi tutto potrebbe fare tranne che cercare di rappresentare un territorio, che ha dato nobili Natali a personaggi che si rivoltano nelle tombe.
Cosicchè persi nella vacuità e nella mancanza di argomenti; volano sulla testa le decisioni importanti che portano alla continua zero programmazione per questo territorio.
Il paragone viene naturale con due diverse vicine realtà:
- mentre Cosenza festeggia – giustamente – l’istituzione della facoltà di medicina nella già prestigiosa sua università, con le palesi ricadute, qui si discute – al massimo – di un treno che passa da una stazione lontana più o meno 25 km: la cosa pare che abbia meritato la fanfara e il festeggiamento come chissà che avvenimento fosse, o di altre pochezze e/o inutilità; questo da aggiungere ai zero finanziamenti per la Sibaritide (al momento?!) previsti dal recovery plan ossia dal piano nazionale che l’Italia ha spedito a Bruxelles, che – invece – prevede la ferrovia con elettrificazione tra Cosenza e Catanzaro; il miglioramento delle stazioni ferroviarie e l’ alta velocità, oltre alla nuova fermata di Settimo di Montalto (praticamente attaccata a Cosenza), che così avrà due stazioni ferroviarie all’avanguardia e con tutti i comfort, oltre al miglioramento della già ottenuta da tempo autostrada;
- come Castrovillari che ha – praticamente ottenuto – due Tribunali (il vecchio e il nuovo), mentre Corigliano/Rossano zero, e non si intravedono azioni efficaci per il suo ripristino e pare che l’argomento sia uscito all’agenda politica.
Conclusione abbiamo la Città di Corigliano/Rossano prima per abitanti della provincia di Cosenza, ma non prima per qualità e risultati portati a casa.
Dispiace ma al momento è la dura realtà, e speriamo che – almeno – si applichi il principio della responsabilità politica, ossia: chi riveste un ruolo politico è responsabile delle sue azioni politiche, e alla fine del mandato sarà giudicato dai cittadini elettori, che confermeranno o bocceranno con il voto.
Quindi il supremo Giudice è sempre e soltanto il popolo, questa – almeno – è la conquista della democrazia.
Corigliano/Rossano lì 11/7/2021 Avv. Luigi Fraia