In attesa di conoscere i candidati dei collegi sia alla Camera dei deputati che al Senato della nostra area elettorale, e sperando che non siano catapultati da altre Città, attendiamo di constatare se i partiti di Corigliano/Rossano riusciranno a far valere la grandezza non soltanto demografica del territorio (sic)?
Intanto la responsabilità politica impone di giudicare la rappresentanza uscente del nostro territorio alle ultime elezioni (mai avuta e mai più possibile così numerica) e la loro utilità ovvero ininfluenza; per quanto mi riguarda mi astengo dalle valutazioni, anche se non ne sentirò la mancanza, ma il corpo elettorale – sono certo – saprà meglio valutare nel segreto dell’urna elettorale.

Nel frattempo, si può evidenziare che la campagna elettorale pare serva a vincere (cioè classificarsi primo nei consensi rispetto ai concorrenti) e non a governare, basti pensare che ancora la sinistra non ha raggiunto un accordo definitivo seppur tecnico e quindi – probabilmente – non con lo stesso programma, e che la destra si presenta con due partiti che hanno governato e inserito ministri nell’ultimo governo, e un altro che è stato alla dura opposizione, lanciando peste e corna alla maggioranza, e che nei sondaggi sembra quello che possa ottenere più consensi.
Sicchè giorno dopo giorno, ognuno si sente libero e legittimato di sparare ipotesi di programma (spesso avveniristiche e irrealizzabili) alle quali – comunque – occorreva dedicare non un mese ma molto più tempo.
Insomma c’è una mancanza di politica, con improvvisazioni e pressapochismo organizzato, che probabilmente porteranno al record di astensionismo, del quale poco si discute, mentre dovrebbe essere il primo pensiero delle forze politiche, e agire conseguentemente perlomeno verbalmente.
D’altronde con questa legge elettorale, le candidature verranno decise dai segretari dei partiti, a cui interessa inserire – se possibile – degli yes man e ai quali poco o niente interessano i problemi locali dei singoli collegi.
Probabilmente saranno decisivi i nuovi votanti e paradossalmente gli astenuti, che potrebbero chiedersi il perché di una crisi di governo a pochi mesi dalla fine della legislatura, e dopo il raggiungimento del vitalizio per i parlamentari.
Chi abbia avuto il tempo e la voglia di leggere, le gesta delle nobili e spesso democratiche istituzioni che hanno retto le Città di Corigliano e Rossano, non può che inorridire al continuo e inutile, chiacchiericcio fatto di comunicati che non hanno nemmeno la parvenza di porre una riflessione politica, di chi non ha capito o non riesce a svolgere il suo fondamentale e importante compito nel periodo pro-tempore che si è deciso di dedicare alla politica.
Di certo c’è che il 25 settembre si voterà ancora con il “Rosatellum” e per la prima volta con un parlamento di soli 400 deputati e 200 senatori.
Questa legge è un sistema misto, in cui circa il 60% dei deputati è eletto con sistema proporzionale a lista chiusa (245 seggi) e quasi il 40% (151) è eletto con sistema maggioritario.
Non mi dilungo sui possibili risultati finali, perché potrebbe esserci un meccanismo quantomeno strano per l’attribuzione dei seggi, rimarcando che gli uscenti avrebbero fatta cosa buona – almeno -a mettere mano a questa legge elettorale che si presenta non semplice.
Ma, ormai, è diventato chiedere troppo anche che si dia al popolo una legge elettorale facile e che faccia votare il politico preferito e non quello imposto.
Corigliano/Rossano lì 6/8/2022 Avv. Luigi Fraia
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