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L’INTERVENTO. Mare inquinato? Le cause si conoscono, quando le soluzioni?

Nilo Domanico

Nel 2003 il Procuratore della Repubblica di Rossano mi affido’ l’indagine tecnica per scoprire e valutare le cause dell’inquinamento marino sul litorale rossanese. Una relazione molto dettagliata corredata da analisi, mappe e foto. Molti sono in possesso di tale report. A quando le soluzioni? Nel frattempo un sommario delle conclusioni:
I più gravi fenomeni di inquinamento da fonti “puntuali” (settembre 2004):
a) scarichi delle acque reflue dei depuratori siti nel Comune di Rossano in C.da Seggio, Lido S. Angelo, C.da Piragineti, nessuno dei quali è provvisto della necessaria autorizzazione;
b) scarico del depuratore in C.da Pantano Martucci, provvisto di autorizzazione, ma che più volte ha superato i valori limite previsti per gli scarichi dal D.Lgs. 152/99 e s.m.i.;
c) scarichi a cielo aperto delle reti fognarie di Rossano Centro, i quali non sono collegati ad impianti di depurazione, ed hanno come recettori finali il Torrente Celadi ed il Torrente Inferno
d) scarichi del Consorzio di Bonifica nei Torrenti Colagnati, Grammisato e nel Fosso Frascone;
e) scarico non autorizzato delle acque reflue dell’Area di Sviluppo Industriale sita in S. Irene in Rossano;
f) la quasi totalità dei torrenti e dei fossi che convogliano a mare gli scarichi sopra descritti oltre a diverse tipologie di rifiuti abbancati abusivamente lungo i letti dei corsi d’acqua. Quasi sempre i torrenti ed i fossi alla foce convogliano acque torbide, melmose e maleodoranti;
g) Centrale Termoelettrica di C.da S.Irene, che molto probabilmente produce un inquinamento “termico”, tipico dei tratti di mare adiacenti a centrali termoelettriche;
h) dispersione di percolato dalle discariche site in C.da Bucita e C.da Olivellosa

Ing. Nilo Domanico – 

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