Lo storico Forno Levante nel centro storico di Rossano, racconto di Martino A. Rizzo

E del forno Levante ne vogliamo parlare? Fra pochissimi anni festeggerà il secolo di attività. Sono tanti i rossanesi e i turisti che vanno nel punto vendita del “Panificio Biscottificio Levante” in Viale Michelangelo, a Rossano Scalo, per acquistare il pane, le pitte, i taralli, le fresine, i dolci, tutti realizzati con farine di prim’ordine e prodotti biologici. Ma quanti sanno che questa produzione ha alle spalle quasi un secolo di vita?

Infatti era il 1930 quando Vincenzo Levante partì con la sua nuova attività. L’arte del panificare l’aveva appresa lavorando al forno comunale, all’epoca situato a Sant’Antonio. Dopo qualche anno decise di correre in proprio l’avventura imprenditoriale scegliendo come base il Quartiere di Santa Chiara.

Infatti Vincenzo il primo forno l’avviò in via Caserma Santa Chiara per spostarsi poi in via San Giovanni di Dio, dove si trova tuttora. Inoltre, intorno agli anni ’50, la famiglia Levante ebbe la felice intuizione di aprire anche una rivendita di generi alimentari nella Piazzetta diventando così, con forno e negozio, un punto fermo per il quartiere, per la Città e per le migliaia di studenti che nei decenni transitarono nella zona.

Giovanni Sapia descrive la Piazzetta come «crocevia della città, congiungendone attraverso le sue sette aperture, come sette porte, i punti estremi per chi volesse in ogni senso percorrerla. La sua adiacenza, del resto, al palazzo vescovile e quali alla stessa chiesa, il fervore economico, la prossimità alla più grande Piazza ne facevano un punto obbligato del fervore cittadino». Ma la Piazzetta era anche uno snodo fondamentale della “Strada della scuola”, dalla poesia di Grazia Greco, sulla quale il Forno Levante spargeva «il profumo di pane fumante». Da lì bisognava passare per andare alla Scuola Elementare di Santa Chiara, alla Scuola Media “Leonardo da Vinci”, al Liceo Classico, all’asilo e alla scuola elementare gestiti delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore operante nell’ex Orfanotrofio Maria Santissima Achiropita. Così, negli anni, migliaia di studenti sono entrati nel negozio Levante per  acquistare la merenda da consumare  durante la ricreazione, spesso si trattava di un bel panino caldo farcito con una profumata mortadella, oppure dei “grissinoni”, grossi grissini lunghi circa 40 cm, specialità solo del Forno Levante. Inoltre, prima che la campanella desse inizio alle lezioni, per anni gli studenti del liceo «avevano eletto loro sede parlamentare lo spiazzo della chiesetta di San Giovanni di Dio», proprio vicino al negozio di Levante.

Del forno ben presto prese le redini Mario, il figlio di Vincenzo, mentre della gestione del negozio si occupavano Maria Giardino, moglie di Vincenzo, con la figlia Lucia. Insomma, tutti impegnati nell’azienda di famiglia che oggi continua con due dei figli di Mario: Giovanni che sovrintende nel forno alla gestione della produzione e Paolo che accoglie i clienti con simpatia e cortesia in Viale Michelangelo. Insomma siamo alla terza generazione dei Levante presenti nell’attività della famiglia!

Tanti sono i riconoscimenti ottenuti dall’azienda. Solo per citarne qualcuno: nel 1996 è stata inserita tra i “Locali Storici d’Italia”, nel 2014 ad Altomonte ha ottenuto il premio “I Cavalieri del Pane”. Ma il premio più importante viene assegnato ogni mattina dalla clientela che puntualmente accorre in viale Michelangelo ad acquistare le prelibatezze preparate in via San Giovanni di Dio. E non c’è rossanese, residente fuori, che dopo aver trascorso le sue serene vacanze nel borgo natio non passi da Levante, prima della partenza, per farsi la sua buona scorta di taralli, fresine e altre squisitezze capaci di ricordargli anche a distanza i sapori della sua terra.

 

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