Sfruttare al meglio la presenza permanente del Codex Purpureus Rossanensis nell’ottica del rilancio delle politiche per lo sviluppo della Città e del territorio. E’ la priorità da perseguire – contestualmente al rilancio dell’economia locale – secondo Lorenzo Antonelli, già vice presidente uscente del Consiglio comunale di Rossano e promotore del tavolo istituzionale permanente per la promozione di Rossano Città del Codex.
“Creare attorno a questa meraviglia monumentale un indotto economico che possa stravolgere i connotati del Centro storico e più in generale del comprensorio dell’Area urbana Corigliano-Rossano. È una sfida che possiamo e dobbiamo vincere solo noi, da cittadini attenti e partecipi alla vita della Città, insieme alla prossima Amministrazione comunale.
Purtroppo le contingenze politiche non ci hanno permesso di avviare in tempo un’azione programmatica istituzionale e amministrativa pervicace, mirata alla migliore accoglienza del Codex, che dopo il lungo restauro e a seguito della sua elevazione a Memory of The World dell’Unesco nel 2015, il prossimo 2 luglio tornerà nella sua dimora storica di Rossano. Data per la quale sono stati previsti appuntamenti istituzionali e religiosi, anche per la giornata del 3, che comprenderà l’inaugurazione delle nuove sale del Museo Diocesano di Arte Sacra. Ma credo sia necessario, parallelamente alla grande opera e al determinante impegno posto in essere dalla Chiesa Diocesana, alla quale rivolgo un sentito ringraziamento e un sincero augurio, per riqualificare uno tra i più importanti monumenti custoditi in Calabria, avviare un’azione di coscienza e consapevolezza tra i cittadini rossanesi e del territorio attorno a questa meraviglia artistica. Occorre ripartire da qui per pianificare il futuro della nostra città. Non è un caso che tra le prime azioni istituzionali a cui sarà chiamato il nuovo Sindaco ci sarà proprio l’accoglienza del Codex. Un presagio oltre che un buon auspicio che, in modo chiaro, traccia la via del prossimo Esecutivo civico. Il quale dovrà sfruttare al meglio questa grande opportunità per ridare vigore al commercio, al turismo e più in generale all’economia realizzando attorno a questa realtà una serie di servizi per l’accoglienza e sensibilizzando le più importanti forze imprenditoriali di Rossano, dell’Area urbana e della Sibaritide ad investire per creare, nell’indotto del canale turistico, innanzitutto un sistema di marketing e promozione sul larga scala del brand di Rossano Città del Codex e a seguire una rete logistica per la permanenza dei flussi di visitatori e nuove realtà attrattive, come lo sono stati negli anni scorsi e continuano ad esserlo il museo della Liquirizia Amarelli piuttosto che l’Acquapark Odissea 2000.
A proposito, ho appreso con piacere, nei giorni scorsi, l’intenzione di chiedere alla Giunta Oliverio l’istituzione di un capitolo di spesa annuale destinato alla promozione del Codice Rossanese, che potrebbe servire a creare nuovi servizi per il turismo. Così come sono certo che il nuovo sindaco Mascaro, da sempre sensibile a quelle che sono le problematiche dello sviluppo e con una nota predilezione verso la cura e la custodia dell’identità, saprà cogliere le prerogative insite nella proposta, che lanciai nel 2014, di istituire il tavolo tecnico sul Codex. In tal senso potrebbe essere lungimirante e positiva l’intenzione di istituire, con la prossima Giunta comunale, un Assessorato per la valorizzazione e la promozione permanente della Città del Codex. Sarebbe questo – conclude Antonelli – un primo e importante segnale verso quella necessaria azione di coinvolgimento della comunità in quella che deve essere, obbligatoriamente,la principale fonte di rilancio dell’economia locale. Se fallissimo anche questo obiettivo rischieremmo di ritrovarci in un Città senza più alcun futuro”.