Bari, 5 giugno 2025 – Un’ondata di preoccupazione sta investendo la categoria dei medici di medicina generale in Puglia. Negli ultimi mesi, numerosi professionisti si sono visti recapitare via PEC contestazioni e richieste di addebito da parte delle “Commissioni di Appropriatezza Prescrittiva” regionali. Una situazione che ha spinto un gruppo di medici, appartenenti a diversi ordini professionali, ad auto-convocarsi per discutere strategie comuni e difendersi da quelle che definiscono “contestazioni di natura economica e non sanitaria”.
Il Diritto alla Cura al Centro della Vertenza
Il punto cruciale della vertenza, come ribadito dai medici riuniti, risiede nella profonda discordanza tra le contestazioni ricevute e il loro dovere costituzionale di garantire la cura dei pazienti. “Le richieste di addebito confliggono apertamente con l’obbligo del medico di ottemperare a quanto previsto dalla Costituzione Repubblicana in termini di cura dei pazienti,” hanno dichiarato all’unisono i professionisti. Sottolineano come la pressione a ridurre le prescrizioni, spesso per ragioni puramente economiche, possa compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria e il benessere dei cittadini.
Le Strategie di Difesa: Legale e Istituzionale
Di fronte a questa situazione, i medici hanno deciso di agire su più fronti. Innanzitutto, è stato deliberato di ricorrere al supporto legale di professionisti di chiara fama. L’obiettivo è quello di contestare formalmente le richieste di addebito e difendere i diritti della categoria nelle sedi opportune.
In secondo luogo, verrà avanzata una richiesta formale alle stesse Commissioni di Appropriatezza Prescrittiva per essere ascoltati in merito alle numerose prescrizioni “indotte” da specialisti ambulatoriali e ospedalieri. Questo punto è particolarmente sentito dai medici di base, che denunciano come molte delle prescrizioni contestate derivino in realtà da indicazioni fornite da altri professionisti del sistema sanitario, finendo poi per gravare sul bilancio e sull’attività quotidiana dei medici di medicina generale.
Infine, per coloro che lo riterranno opportuno, è stata proposta una raccolta firme da presentare al Presidente della Giunta Regionale. Questa iniziativa mira a sensibilizzare le massime autorità regionali sulla gravità della situazione e a chiedere un intervento risolutivo che tuteli il ruolo e l’autonomia dei medici di famiglia, garantendo al contempo il diritto alla salute dei cittadini pugliesi.
La mobilitazione dei medici di medicina generale si preannuncia come un banco di prova significativo per il sistema sanitario regionale. Sarà interessante vedere come le istituzioni risponderanno a queste preoccupazioni e quali soluzioni verranno proposte per dirimere una questione che tocca da vicino la salute pubblica e il rapporto di fiducia tra medici e pazienti.
redazione IEC
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