Mirto. Inaugurata al liceo l’aula-laboratorio in memoria della prof. Anna Maria Ferraro

Con una cerimonia toccante e partecipata, è stata ufficialmente inaugurata la nuova aula-Laboratorio in memoria della Prof.ssa Anna Maria Ferraro. Un laboratorio creativo e di inclusione che vuole donare agli studenti del plesso di Mirto uno spazio utile alla socialità, alla didattica laboratoriale e all’inclusione. Ogni anno si terrà per la scuola ITE-Liceo scientifico-linguistico di Cariati-Mirto anche una borsa di studio con relativo concorso sulle tematiche educative e didattiche care alla docente scomparsa.

L’evento è iniziato con i saluti del Prof. Francesco Fuoco, il quale ha parlato a nome di tutti i docenti coinvolti nell’iniziativa, per citarne alcuni: le docenti Michela Boccuti, Giuseppina Scattarella, e Barbara Lavia; sottolineando come l’idea della creazione di uno spazio apposito dedicato alla creatività e all’inclusione veda in primo piano il contributo dato proprio dalla Prof.ssa Anna Maria Ferraro, la quale auspicava uno spazio dedicato dove poter portare avanti con un respiro più ampio i lavori laboratoriali che già promuoveva in classe. Questo piccolo seme e stato reso poi germoglio dal lavoro e dall’impegno dei docenti e della Dirigente Sara Giulia Aiello con la messa in opera dell’aula/laboratorio, che verrà a farsi albero ed a fruttificare in futuro con il contributo attivo degli studenti.

La Dirigente ha preso parola, confermando le parole del Prof. Fuoco, invitando tutti a tenere presente il vero significato della parola inclusione e chiedendo, in special modo ai docenti, che gli insegnamenti e i valori della Prof.ssa Ferraro non vadano perduti ma che anzi vengano ricordati e portati avanti con perseveranza e sensibilità.

Alla cerimonia era presente la famiglia della professoressa Ferraro che ha ribadito l’importanza dell’inclusione all’interno della scuola e di quanto questo tema fosse caro alla Prof.ssa Ferraro, dichiarando apprezzamento per l’iniziativa e ringraziando l’Istituto.

La professoressa Anna Maria Campana in vernacolo ha voluto fare memoria dell’umanità e profilo culturale della professoressa Ferraro con questi versi:

T’haiju canusciujutu ‘e poc’, ma tant’ m’ è avastat’

a mme fare capire ‘e tija ogn’ mpruntat’:

rúcija cumu nu crustul’ammelat

e ricc’ ‘e passi ca ntr’ a vit’ ha rat

vrazz’ e na ment’ – ca cingijan’ar’ oggnun,

a cchin’avija bisogn’, ma ‘e cchiju’ a ri guagnun

ppe’ llor ha rat’u core e cchiju’ e chidd’ c’ avij

e a tutt’, ar’ un’ ar’un’ l ‘ mis a ggiusta vija.

Sempre ccu ru sorriso e mmai nnu sgarb’a nudd;

decisa ccu ra capa, ma e mod’ e ggest’bedd’

e cchine t’ ha ppisat, nn’ ha bbist’ u gran valore

C’ a munnu nun’c’è orifice ca ti po’ bbalutar’…

U Professor’ ha ditta:” è stata donn’e scelt'”

er’ iju cc’accucchiju e ddicu: “pecchí fimmina sperta”

cchi tti putijanu rare bilanci e rendicont’

rispetto a ssiminat’, a man tis e pont’?

U crijaturini tuu ‘e tija nne va onurat’

grazie all’ insegnamenti ca ricchi l’ha lassat’;

marititta unn’ è ssul’, ca tu nna guid’ i pass:

ti trov’ a ogni pitazz, senza ca tu cci buss

cca cc’ ha lassat’ i gest’ e tutt’ u tuu ntempijat

chine t’ ha ccanusciujt,

ti cijancija e tt’ha cijancijut’;

e nnue chi ntra su ijurn’

‘ nchijovam ‘e tija u ricord,

sentimu cca cci si’, rir’ ccu nue d’accord’

piij’ a tutt’ ppe ra man e nni continu’ a ddir’

ppe’ umana dignità, cum ni cumpurtar’.

 

Anna Maria Ferraro era nata a Longobucco, ma da anni risiedeva nel comune di Corigliano-Rossano. Si era laureata prima in Economia, ma successivamente aveva approfondito la sua formazione conseguendo una seconda laurea in Scienze dell’educazione, per poi abilitarsi nelle attività di sostegno dopo il superamento di pubblico concorso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: