Landini al cantiere del 3° Megalotto della SS 106: “Un modello di legalità e diritti per il Sud”

Sibari, 29 maggio 2025 – La Calabria e il Mezzogiorno sono oggi sotto i riflettori nazionali grazie alla visita di Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL, al cantiere del 3° Megalotto della Strada Statale 106 Jonica. Un appuntamento di grande rilevanza che sottolinea l’impegno della Confederazione per la tutela dei diritti dei lavoratori, la promozione della legalità e la garanzia di condizioni di lavoro dignitose in un’opera infrastrutturale strategica.


Un cantiere “virtuoso” per il Sud

Il cantiere del 3° Megalotto rappresenta un’eccezione positiva in un panorama lavorativo spesso segnato da irregolarità. Come evidenziato dalla FILLEA CGIL Calabria, oltre l’80% della manodopera impiegata è calabrese, con un’alta percentuale di giovani e disoccupati che stanno costruendo qui una carriera professionale con diritti e tutele. “In una regione dove più della metà dei rapporti di lavoro sono irregolari,” ha dichiarato un portavoce della FILLEA CGIL, “il Megalotto offre ai lavoratori una delle migliori opportunità in termini di rispetto dei diritti e delle previsioni contrattuali.”


Sicurezza, legalità e referendum: il cuore dell’assemblea

L’assemblea odierna, che ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori e lavoratrici del settore edile, si è concentrata su temi cruciali: la sicurezza nei cantieri, la legalità negli appalti e la responsabilità solidale. Argomenti, questi, che sono al centro dei cinque referendum promossi dalla CGIL, in programma l’8 e 9 giugno 2025, volti a rafforzare i diritti dei lavoratori e a garantire condizioni di lavoro più eque e sicure in tutta Italia.


L’impegno della CGIL per un futuro più giusto

L’intervento di Maurizio Landini ha ribadito la ferma volontà della CGIL e della FILLEA CGIL di promuovere un modello di sviluppo basato sulla dignità del lavoro, la sicurezza e la giustizia sociale. La partecipazione attiva dei lavoratori è considerata fondamentale per consolidare questa visione e portare avanti iniziative concrete per un futuro del lavoro più equo e inclusivo.

L’invito della CGIL è chiaro: tutti i lavoratori sono chiamati a sostenere le battaglie della Confederazione per un sistema di relazioni industriali fondato sulla legalità, la tutela dei diritti e una crescita sostenibile del territorio.

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