Nel corso della conferenza stampa a Catanzaro, sono stati forniti i particolari dell’operazione scattata questa mattina nella Sibaritide. In particolare, sono stati ricostruiti i ruoli degli indagati all’interno dell’associazione.
Alessandro Forastefano e Rosario Giovanni Fuoco sono ritenuti invece partecipi dell’associazione poiché- secondo la ricostruzione – avrebbero fornito al gruppo il supporto necessario per organizzare l’importazione e l’acquisto di sostanza stupefacente. Avrebbero partecipato alle riunioni dove venivano assunte le decisioni relative all’attività di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti finanziando l’importazione di importanti carichi di cocaina dal Sud America. Il primo avrebbe fornito la disponibilità di camion appartenenti alla società di trasporti di cui era titolare e il trasporto su gomma dello stupefacente che giunto in Germania doveva arrivare fino alla Calabria.
Il secondo avrebbe fornito la base logistica per gli incontri degli associati in Germania adoperandosi per trovare un alloggio ai calabresi.
Franco Claudio Cardamone avrebbe fornito all’organizzazione il suo supporto «data la sua comprovata affidabilità nel relazionarsi con i fornitori di stupefacente operanti in Europa e con quelli di stanza di Sudamerica» dove si sarebbe recato con assiduità «vantando conoscenze personali con soggetti soprattutto colombiani»
Francesco Faillace sarebbe stato invece «uomo di fiducia a disposizione di Pasquale Forastefano incaricato del trasporto del denaro necessario per l’importazione dello stupefacente che dal Sudamerica sarebbe dovuta giungere in Germania e infine in Italia per essere commercializzata nelle piazze di spaccio della Sibaritide».
Gianfranco Arcidiacono e Giuseppe Andrea Mangano sono invece considerati «uomini di fiducia di Fiorello e Nicola Abbruzzese e Pasquale Forastefano» avrebbero fornito all’organizzazione il supporto necessario per condurre gli affari illeciti senza correre il rischio di essere sottoposti ad attività di intercettazione telefonica collaborando con Claudio Franco Cardamone per far pervenire apparati telefonici criptati. E infine, Nikolaos Liarakos e Fisnik Smajlaj sono ritenuti dagli investigatori i «fornitori abituali» approvvigionando l’associazione di sostanza stupefacente del tipo cocaina e eroina. (fonte cosenzachannel – Luana Costa)