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Nell’approssimarsi dell’8 Marzo, le riflessioni della CISL Calabrese: “In prima linea per affermare il valore del lavoro femminile”

CISL

(Cisl Calabria) LAMEZIA TERME – L’8 marzo del lavoro, perché non sia solo celebrazione di una ricorrenza, ma una giornata di un rinnovato impegno per ridurre i divari nell’occupazione femminile, contrastare il gender gap, favorire misure di conciliazione vita-lavoro. Con le parole di Daniela Fumarola, Segretario Generale CISL: “in prima linea per affermare il valore del lavoro femminile, per eliminare le barriere che ostacolano l’accesso, la carriera e la piena realizzazione nel mondo del lavoro”.

I dati del mercato del lavoro calabrese ci restituiscono, su questo versante, criticità persistenti. Il rapporto della Banca d’Italia sull’economia calabrese, relativo al primo semestre 2024, certifica una lieve crescita del tasso di occupazione, che si attesta al 43,5%, anche per effetto di una riduzione delle persone in età da lavoro, confermando il divario con la media nazionale. Il tasso di attività resta, invece, stabile, con una riduzione del tasso di disoccupazione.

L’incremento dell’occupazione riguarda prevalentemente le donne, con una diminuzione dei divari fra i tassi di occupazione maschile e femminile, che scende in un anno dal 24,9% al 23,6%. Permane, invece, nel Paese e in Calabria, una sorta di segregazione orizzontale, che vede il lavoro femminile concentrarsi maggiormente nell’area dei servizi e meno nella manifattura, con il numero di donne che rivestono posizioni dirigenziali ancora troppo basso.

I dati dell’ultimo rapporto INPS Calabria, ci danno la dimensione del gender gap. Le differenze retributive e reddituali medie settimanali fra donne e uomini: nel settore privato 335 euro per le donne e 467 per gli uomini; guardando a tutti i settori, per le donne 436 euro, per gli uomini 496 euro. Restano alti i livelli del part involontario, attorno al 13%, che colpisce molto di più la componente femminile. Carriere discontinue, producono pensioni più basse. La media delle pensioni IVS liquidate ai lavoratori dipendenti è di 654 euro per le donne, e di 914 euro per gli uomini, uno scarto troppo alto.

Dichiarazione Antonella Zema, Segretaria Regionale CISL
«Per la CISL, occorre favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, puntando a misure efficaci di conciliazione vita-lavoro. Resta ancora limitata l’offerta di servizi educativi, anche se si registrano investimenti significativi sugli asili nido, per consentire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR. Per la Calabria, che sta facendo meglio di altre regioni meridionali, l’obiettivo di una copertura per quanto riguarda i posti negli asili nido, quindi nella fascia 0-3 anni, attorno al 40% è un obiettivo importante, che potrebbe essere raggiunto».

Dichiarazione Lavia Giuseppe, Segretario Generale CISL Calabria
«Va sostenuta la buona contrattazione che valorizzi le buone prassi in tema di conciliazione vita-lavoro, con strumenti negoziali innovativi, smart working, welfare contrattuale, ecc. Il PNRR ha come obiettivo trasversale a tutte le missioni, il miglioramento dei tassi di occupazione femminile e giovanile. Registriamo deroghe, ormai generalizzate, alla clausola del 30%, relativa alle assunzioni di donne e giovani per la realizzazione dei progetti. In palese contrasto con lo spirito stesso del Piano Next Gen EU, che, invece, dovrebbe essere pienamente preservato». (comunicato stampa)

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