Nocara, Assistenza Sanitaria: per il consigliere Trebisacce il sindaco Pandolfi deve smentire e precisare

pasquale corbo

NOCARA. E’ possibile che un sindaco non sia a conoscenza delle prestazioni sanitarie che vengono erogate settimanalmente nel proprio comune? E’ difficile che ciò accada, anche perché nei piccoli centri della Provincia di Cosenza le prestazioni sanitarie sono così poche e saltuarie che non possono sfuggire all’attenzione del primo cittadino.

Ma questo, secondo quanto scrive il consigliere di Minoranza Francesco Trebisacce, già sindaco di Nocara negli anni passati, sarebbe il caso del sindaco di Nocara Maria Antonietta Pandolfi che, partecipando ad una trasmissione televisiva sulle criticità sanitarie esistenti nei paesi interni dell’Alto Jonio, avrebbe diffuso notizie non esatte, finendo quindi, a giudizio dell’ex sindaco, per procurare un allarme ingiustificato nei cittadini.

In realtà, secondo quanto riferisce il consigliere Francesco Trebisacce, il Sindaco Pandolfi, sottolineando le carenze del sistema sanitario e invitando ironicamente i suoi concittadini a programmare le proprie esigenze sanitarie, ha detto testualmente che a Nocara il medico di base è presente solo 2 volte alla settimana e per un paio di ore al giorno mentre il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) sarebbe attiva solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica.

In realtà, secondo quanto ha inteso precisare l’ex sindaco, il medico di base a Nocara è presente 3 volte alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) e per 2 ore al giorno “così come – ha scritto Trebisacce – prevede il contratto dei medici e comunque nel rispetto del numero degli assistiti”.

Il servizio di Guardia Medica, sempre secondo quanto riferisce il consigliere Trebisacce, viene invece assicurato 7 giorni su 7 e dalle 20.00 alle 8.00 del mattino, “senza interruzione e compatibilmente con i disagi che le postazioni di montagna presentano ovunque”. Fatta questa precisazione, il consigliere di Minoranza Francesco Trebisacce ha invitato il sindaco Pandolfi “a smentire pubblicamente le notizie false diffuse ed a chiedere scusa ai cittadini per l’accaduto.

Alla Direzione dell’Asp di Cosenza, a cui la presente è indirizzata per opportuna conoscenza, – ha concluso Francesco Trebisacce – si chiede di valutare se sussistano le condizioni del “procurato allarme” ed eventualmente assumere le decisioni conseguenti”.

 

Pino La Rocca

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