IL PROCEDIMENTO Dopo l’esame autoptico, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari chiese l’archiviazione del caso, non rinvenendo in capo al personale sottoposto ad indagini elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio. Avverso tale provvedimento, l’Avv. Raffaele Meles propose opposizione, contestando punto per punto l’intero elaborato peritale e la relativa richiesta formulata dal PM, sostenendo invece l’esistenza di profili di responsabilità. In seguito a tale opposizione, il Gip fissò per metà maggio l’udienza e, nella serata di martedì scorso, sciogliendo la riserva ha disposto che il Pubblico Ministero, nel termine di sei mesi, provveda ad effettuare tutti gli accertamenti richiesti.
I FATTI I fatti risalgono al primo dicembre 2017 data in cui la vittima si recò, verso le ore 14.00 circa, con le proprie gambe, presso il pronto soccorso dell’ospedale di Rossano, lamentando dei dolori in corrispondenza della coscia sinistra sulla quale aveva impiantato un catetere. Dopo circa tre ore, nelle quali nel frattempo i dolori si erano intensificati e spostati nella zona addominale, venne sottoposta a visita medica ed un’ora dopo sottoposta a Tac che evidenziò una emorragia in corso. Dopo ulteriori due ore, venne effettuata un’altra Tac da cui emerse come il quadro clinico non fosse migliorato. La donna morì intorno alle 3.00 del giorno successivo.
(comunicato stampa)