Omicidio Gioffrè a Cosenza, alla donna rea confessa contestate le aggravanti della crudeltà e futili motivi

l delitto avvenne nel febbraio scorso. Definitive anche il numero di coltellate inflitte alla vittima: 41 in tutto. Ora l’imputata rischia l’ergastolo

Tre nuove aggravanti contestate a Tiziana Mirabelli, rea confessa dell’omicidio di Rocco Gioffrè, avvenuto il 14 febbraio scorso a Cosenza, in via Monte Grappa. La procura di Cosenza non ha mai creduto al narrato della donna reso ai carabinieri ed è convinta di aver raccolto le prove delle presunte falsità raccontate dall’imputata sin dal giorno in cui si presentò davanti ai militari dell’Arma della caserma “Paolo Grippo”, situata a due passi dal comune di Cosenza.

Le intercettazioni

A distanza di sei mesi dal delitto dell’anziano originario di San Fili, l’ufficio di procura diretto dal procuratore capo Mario Spagnuolo, ha aggiunto al capo d’imputazione le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi e del nesso teleologico conseguenza di una rapina.

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