Limitata persino l’azione sindacale: «Qui non ne vogliono sindacato perché dà fastidio. Avevamo convocato un’assemblea disertata dai lavoratori stessi perché intimoriti». Denuncia forte che riproduce una realtà fuori dal tempo. I lavoratori si appellano alle istituzioni, al sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi affinché si adoperi nell’interesse della città e dei suoi concittadini: «Qui ci sono 80 lavoratori e solo 11 sono di Corigliano-Rossano. E il resto? Se non lavoriamo non possiamo neanche pagare le tasse!». Altra denuncia è il dato secondo cui da oltre due mesi non siano stati processati dei tamponi in un cantiere con ospita lavoratori che provengono da più parti della Calabria e da fuori regione:«C’è un prefabbricato destinato all’Asp ma non si è mai visto nessuno». Per martedì prossimo è programmato un nuovo presidio.