Pietrapaola, al via il recupero del sentiero storico e suggestivo di Gardo

PIETRAPAOLA. L’Associazione Piccola Italia-Pietrapaola Aps in collaborazione con Skystone Avventure in Calabria recupererà il sentiero di Gardo, antica mulattiera che conduce al centro storico di Pietrapaola.

Probabilmente anteriore all’anno 1000, è situato a 5 km di distanza in linea d’aria dalla fascia costiera, a un’altezza di circa 70 m sul livello del mare. Fino a qualche decennio addietro, prima dello spopolamento verso la Marina, veniva percorso quotidianamente dai contadini con i loro asini e muli. Immerso nella ricca vegetazione della Macchia Mediterranea, con stupende cascate e piscine naturali, vede l’antico Ponte dall’omonimo nome (Gardu), sotto cui scorre il cristallino Torrente Acquaniti.

Serpiginoso e talvolta ripido, il sentiero di Gardo potrebbe essere ancora l’esperienza suggestiva che molti ricordano, uno dei pochi rimanenti patrimoni naturali che sembra non aver subito la mano dell’uomo. Viste però le precarie condizioni in cui versa, la prima escursione esplorativa prossimo 8 giugno, è riservata ai soli soci dell’associazione, che si occuperanno della sua riattivazione su base volontaria.

«Faremo una ricognizione per capire come poter ripristinare il sentiero e metterlo in sicurezzaaffermano l’Associazione Piccola Italia e Skystone Avventure in Calabriacosì da renderlo fruibile sia alle popolazioni locali che ai turisti della stagione estiva ormai alle porte. Gardo è avvolto anche da una leggenda molto bella – continuano – che non mancheremo di divulgare nelle nostre pubblicazioni sui social. Armati di grande volontà e con attrezzi di lavoro, iniziamo questa nuova avventura».

«Lo scopo sottolineano entrambe è rilanciare il patrimonio culturale, storico e paesaggistico del comune di Pietrapaola, attraverso una serie di interventi e progetti in cui si inseriscono altresì, ad esempio, la Timpa del Castello e le Muraglie di Annibale. Daremo valore alle testimonianze rupestri e alle tante grotte di tipo eremitico, opere di monaci calabro-greci che, nei tempi passati, fungevano da abitazioni, ricovero animali e luogo di conservazione dei raccolti. Realizzando una mappatura che faciliti il raggiungimento di tutti i siti di interesse – chiosano -, promuoveremo e racconteremo la storia secolare di questo paese».

Virginia Diaco

 

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