Signor Sindaco, membri del Comitato del No,
Ci chiediamo: quale alternativa concreta rimane ora per Corigliano Rossano e per il suo futuro? Qual è la strada che proponete per dare risposte concrete a un territorio che da troppi anni soffre di una stagnazione cronica? Il vostro “No” ha fermato un progetto, ma cosa avete in serbo per evitare l’emigrazione forzata delle nuove generazioni, per offrire loro opportunità qui, nella loro terra natale?
È troppo facile dire di no. Ma un rifiuto, per essere responsabile, deve essere accompagnato da una visione alternativa. Oggi ci troviamo a fare i conti con una Calabria che si svuota di intelligenze e competenze, una terra ricca di storia e potenzialità, ma povera di prospettive reali. E mentre chiudiamo le porte alle imprese e alle possibilità di sviluppo, apriamo le valigie dei figli di Corigliano Rossano, che vedono il loro futuro lontano da casa.
La domanda sorge spontanea: chi sta davvero vincendo in questa situazione? Non è forse il Nord che, ancora una volta, si avvantaggia dell’emorragia di talenti dal Sud? Oggi festeggiare per questa “vittoria” sembra anacronistico, populista e, francamente, deprimente. Non si celebra una vittoria per il territorio, ma una sconfitta del futuro.
fonte Pietro Vulcano – comitato “Io Resto a Corigliano-Rossano”