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Pietro Vulcano (comitato “Io Resto a Corigliano-Rossano”): Baker Hughes, quale alternativa concreta rimane ora?

Signor Sindaco, membri del Comitato del No,

oggi ci troviamo a riflettere su un evento che getta un’ombra profonda sul futuro del nostro territorio: il ritiro definitivo del progetto da parte di Baker Hughes. Una decisione che ha generato in molti di noi una profonda delusione, non solo per le opportunità economiche sfumate, ma soprattutto per il destino dei nostri giovani, costretti a guardare sempre più spesso al Nord, se non addirittura all’estero, per trovare un lavoro dignitoso.

Ci chiediamo: quale alternativa concreta rimane ora per Corigliano Rossano e per il suo futuro? Qual è la strada che proponete per dare risposte concrete a un territorio che da troppi anni soffre di una stagnazione cronica? Il vostro “No” ha fermato un progetto, ma cosa avete in serbo per evitare l’emigrazione forzata delle nuove generazioni, per offrire loro opportunità qui, nella loro terra natale?

È troppo facile dire di no. Ma un rifiuto, per essere responsabile, deve essere accompagnato da una visione alternativa. Oggi ci troviamo a fare i conti con una Calabria che si svuota di intelligenze e competenze, una terra ricca di storia e potenzialità, ma povera di prospettive reali. E mentre chiudiamo le porte alle imprese e alle possibilità di sviluppo, apriamo le valigie dei figli di Corigliano Rossano, che vedono il loro futuro lontano da casa.

La domanda sorge spontanea: chi sta davvero vincendo in questa situazione? Non è forse il Nord che, ancora una volta, si avvantaggia dell’emorragia di talenti dal Sud? Oggi festeggiare per questa “vittoria” sembra anacronistico, populista e, francamente, deprimente. Non si celebra una vittoria per il territorio, ma una sconfitta del futuro.

fonte Pietro Vulcano – comitato “Io Resto a Corigliano-Rossano”

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