Madeo ha espresso preoccupazioni sull’unità del partito, sottolineando che la decisione sembra accentuare il contrasto anziché risolverlo attraverso un processo di dialogo e progettazione condivisa. L’ex capogruppo ha anche evidenziato che Azione non dovrebbe cedere alle dinamiche personali o ai litigi interni, ma concentrarsi sulla legittimazione di una classe dirigente cittadina che ha lavorato nel corso degli anni. Ha sottolineato la necessità di rispettare gli accordi e le regole stabilite dall’Assemblea Nazionale della direzione di Azione, rilevando che il partito non dovrebbe essere gestito come un’organizzazione di tessere elettorali, ma come un partito liberale democratico. Madeo ha ribadito l’importanza di riunire il partito, discutere internamente e ricompattarsi prima di affrontare le prossime elezioni amministrative. Ha esortato Azione a mantenere la coerenza con il progetto nazionale originario del partito e a evitare decisioni che possano compromettere l’unità interna. Infine, Madeo ha sollevato dubbi sulla legittimità di una candidatura a sindaco da attribuire ad Azione da parte del neo capogruppo Scarcello, sottolineando che dovrebbe essere oggetto di discussione all’interno delle sezioni del partito e con la classe dirigente cittadina. La sua preoccupazione principale è che le decisioni prese possano compromettere la coesione del partito e influenzare negativamente il risultato delle elezioni.