Porto a secco di Schiavonea: una lotta per il futuro della pesca artigianale

In questa calda estate caratterizzata da una brutta emergenza economica e occupazionale non serve a nessuno avanzare meriti fuori luogo, dopo un bando pubblico (25 maggio 2020). Facciamo chiarezza. Glissando la nostra proposta di un lotto unico, il Comune ha voluto dividere il Comparto n.3 PS AU Corigliano in tre lotti. Il progetto della nostra Cooperativa di pescatori artigianali – dichiara Salvatore Martilotti – è stato presentato, dopo una serie di richieste dell’ufficio competente, al protocollo del Comune il 30 dicembre 2020. Tutti i nostri pescatori artigianali erano determinati a realizzare il progetto, ma con grande sorpresa il 9 febbraio 2021 arriva una pec del Comune nella quale, senza equivoci, viene comunicato che <<il progetto pervenuto si estende per forma e dimensione su un’area tale da non permettere la successiva suddivisione in più lotti funzionali>>. Il 29 settembre la Giunta comunale approva un progetto che viene finanziato per soli 154.000,80 dalla Regione con fondi FEAMP/FLAG. Come dire, il grande Comune di Corigliano-Rossano, con la più grande marineria della Calabria, è trattato alla stregua di piccole  realtà costiere. Per gli interessi settoriali noi abbiamo sempre sostenuto che non è importante chi lo realizza, ma è fondamentale attrezzare il Comparto n.3 (art.20 del P.S. AU Corigliano) per assicurare un futuro alla piccola pesca. Ma è necessario anche fare chiarezza. Intanto bisogna sottolineare che i lavori iniziano con forte ritardo poiché è urgente completare il tutto entro settembre pena l’eventuale perdita del finanziamento.

Nel riquadro Salvatore Martilotti

Ma dal 25 maggio 2020 alla data odierna cosa è accaduto? Il Comune pubblica un bando/Manifestazione di interesse con la divisione del Comparto n.3 in tre lotti. Noi presentiamo il progetto su un solo lotto. Una domanda sorge spontanea: perché avete bocciato il progetto? E perché a distanza di tempo state realizzando la copia quasi identica dello stesso progetto, magari dopo aver modificato la denominazione e aver spostato il tutto sul lotto centrale? Non vi sembra che così facendo state cercando di risolvere il problema solo parzialmente? Non vi sembra che restringendo sempre di più lo spazio della spiaggia storica dei pescatori c’è l’aggravante di umiliare una storia nobile? Al contrario, l’ex-Comune di Corigliano aveva sostenuto la piccola pesca assegnando l’intero Comparto n.3 del PS approvato dalla Regione per coniugare identità e futuro puntando sullo sviluppo della pesca artigianale. E quindi non solo per un agire nel pieno rispetto della legge, ma, soprattutto, assicurare un futuro in modalità inter-settoriale alla nostra storica e più rappresentativa piccola pesca artigianale della Regione. Adesso serve anche uscire dalla ipocrisia del  ”stiamo risolvendo la problematica”. In questa grave crisi che sta attraverso il settore sarebbe, al contrario, necessario che il Sindaco convocasse le rappresentanze economiche e sociali della pesca artigianale. Certamente condividiamo l’impegno a ripristinare una presenza legale delle piccole imbarcazioni, così come non è mai troppo tardi tutelare il comparto con il punto vendita a miglio zero, ovvero vendita diretta dal produttore al consumatore delle modiche quantità sbarcate. Così come è importante coinvolgere la categoria e le loro rappresentanze nella gestione di uno strumento strategico per accompagnare il cambiamento in atto verso uno sviluppo possibile fatto di inter-settorialità. Ma c’è bisogno nella Programmazione UE 2021/2027 anche di rilanciare la formazione del Comitato del “FLAG Corigliano-Rossano e del litorale della Sibaritide” per governare da protagonisti gli strumenti di sviluppo pesca della UE. Questo non è isolamento poiché il destino di Corigliano-Rossano è anche quello di essere protagonista dello sviluppo per creare nuove opportunità di occupazione.  Il FLAG è uno strumento strategico che non possiamo delegare ad altri anche perché già solo Corigliano aveva i parametri UE per avanzare proposte per la costituzione di un Gruppo di Azione Costiera. Se non andiamo in questa direzione ci rendiamo corresponsabili di ricacciare all’indietro questa importante risorsa economica, occupazionale e sociale dell’intero Comune. Adesso è tempo – conclude Salvatore Martilotti – che il Sindaco coinvolga le categorie interessate perché è fondamentale stare insieme per garantire un futuro alla pesca artigianale di Schiavonea a partire dalla presenza legale delle piccole imbarcazioni sulla spiaggia storica del Borgo marinaro. Ma è anche importante avviare iniziative e progetti innovativi puntando, in questa fase di grandi cambiamenti, su diversificazione e innovazione per creare nuove opportunità di sviluppo e occupazione nell’ambito dell’economia costiera. Da dove partiamo? Sicuramente dal mare entro le tre miglia dando priorità all’ottimizzazione del Comparto n.3 (Lotto area pescatori) del P.S. AU Corigliano istituendo il “Punto di sbarco delle modiche quantità” destinate al consumo locale sbarcate dalle piccole imbarcazioni dei pescatori artigianali. Realizzare un “mercatino ittico al consumo” al punto di sbarco potrebbe rappresentare una grande opportunità per valorizzare il prodotto ittico locale con il marchio di qualità del “Pesce trasparente di Schiavonea”. ( Salvatore Martilotti -Comitato Pescatori)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: