Porto di Corigliano Rossano in ginocchio: la burocrazia fa naufragare l’intera comunità marittima

È guerra aperta contro la burocrazia e l’incompetenza che stanno strangolando il porto di Corigliano Rossano. Un servizio essenziale come la fornitura di carburante non può essere sospeso impunemente, ma sembra che qualcuno non se ne preoccupi abbastanza. Saranno solo questi i motivi che hanno portato all’assurdo provvedimento dell’Autorità delle dogane e dei monopoli che ha deciso di revocare la licenza all’unico distributore? Il senatore Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia, membro della commissione Giustizia, ha sollevato un polverone di polemiche e non ha paura di puntare il dito contro l’Adm e la sua incompetenza.

Ernesto Rapani

Un provvedimento che mette a repentaglio l’intero comparto marittimo del porto di Corigliano Rossano, con effetti devastanti sulla flotta peschereccia di Schiavonea, una delle più imponenti e importanti del sud Italia. E non solo: anche tutte le imbarcazioni al servizio della Capitaneria di porto subiranno le conseguenze di questa follia burocratica. L’unico distributore di carburante presente nell’area portuale garantisce il funzionamento di queste attività vitali, ma l’Adm sembra non capire l’importanza di un servizio così fondamentale. La comunità intera si troverà ad affrontare un disagio enorme, con centinaia di pescatori costretti a operare in difficoltà e una perdita economica che non possiamo permetterci. Il settore marittimo è già gravato da una miriade di problematiche, eppure, la burocrazia non ha alcuna pietà e aggrava ulteriormente la situazione proprio nei mesi estivi, quando il mare è più frequentato e il lavoro delle imbarcazioni diventa ancora più cruciale. A soffrire di più saranno anche gli uomini della Guardia costiera, sempre in allerta per le operazioni di soccorso. Senza la garanzia di un regolare rifornimento di carburante, come potranno continuare a svolgere il loro compito e garantire la sicurezza di tutti i naviganti?

Il Tar Calabria ha sospeso il provvedimento e ha mostrato una volta di più quanto la burocrazia sia capace di mettere a rischio l’interesse della comunità. Si chiedono risposte concrete e soluzioni immediate.

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