Precarietà del personale sanitario e rischio chiusura Rsa-Medicalizzata del Presidio Ospedaliero di Cariati: la denuncia Nursind Cosenza

CARIATI. Nursind Cosenza denuncia ancora la precarietà del personale sanitario e il rischio chiusura dell’Rsa-Medicalizzata del Presidio Ospedaliero di Cariati. «A seguito di diverse segnalazioni e dopo un attento esame in nostro possesso – si legge nella loro lettera indirizzata all’Asp di Cosenza – si evidenzia un importante e ormai cronica carenza di personale infermieristico presso la RSA-Medicalizzata del Presidio Cariatese. Il 10 gennaio – continuano – ci viene segnalato che la struttura, appartenente alle RSA, continua a gestire pazienti provenienti dalle elevate Specializzazioni, ovvero: U.O. DI Rianimazione; U.O DI Terapia intensiva ecc, dove i pazienti ricoverati, spesso, arrivano fino a 18 in condizioni critiche (Tracheostomizzati, Portatori di NIV+PEG+PICC e molti altri device che sarebbero da gestire in strutture rianimatorie o similari)».

«Per poter accedere alle RSA – ricordano i pazienti devono comunque essere “persone anziane non autosufficienti, alle quali garantiscono interventi destinati a migliorarne i livelli di autonomia, a promuoverne il benessere, a prevenire e curare le malattie croniche”, con giusto apporto di personale sanitario, come anche previsto dal Decreto Ministeriale 13/9/1988».

Secondo le linee guida SIDMI, il rapporto CPS-INFERMIERE è 1:5 pazienti, mentre risultano in organico 8 CPS-Infermieri e 8 OSS che devono espletare la loro attività su 3 turni di 24 ore. «Una condizione – sottolinea Nursind – che risulta altamente dannosa per tutti gli operatori già gravemente provati dalla stanchezza, fisica e morale. Tale disagio – attenziona il Sindacato delle Professioni Infermieristiche – potrebbe portare a vari rischi per la salute dei vari operatori (come previsto dal DL 81/2008), ed anche a vari disagi personali fino al burnout».

Da qui, l’appello di Nursind Cosenza al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, affinché per «tale Struttura, che negli anni è stata il fiore all’occhiello della cittadina Cariatese e della nostra Asp, accogliendo tanti pazienti dell’intera Regione, senza privarsi di 1 posto letto, venga inserito un numero esiguo di personale di comparto, nel rispetto della normativa sopracitata ed anche in riferimento alle linee guida SIDMI».

«Della situazione – incalzano Le Lampare – sarà sicuramente a conoscenza Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, il Direttore Generale Antonello Graziano come il Direttore Sanitario Martino Rizzo, a cui chiediamo un intervento immediato partendo dal reclutamento di personale Cps-Infermieri e O.S.S. tramite lo scorrimento delle graduatorie».

«Non è concepibile che in una struttura prossima all’apertura ci sia questo aumentare di criticità – proseguono Le Lampare –. Nonostante le rassicurazioni sui tempi e destinazione d’uso la realtà sotto gli occhi di tutti è ben altra. Ci chiediamo quindi dove sia la politica locale perché, se non è qui a far valere i diritti dei cittadini, deve essere da qualche altra parte. La loro appartenenza politica al Governo regionale e addirittura nazionale faceva immaginare ai più una prospettiva diversa, ma le disfunzioni restano denunciate soltanto dai comitati cittadini e sindacati, e nulla è cambiato. Se non c’è da prendersi meriti, il territorio è solo. Per la RSAM e il Vittorio Cosentino – concludono Le Lampareauspichiamo una maggiore attenzione per il bene di tutti».

Virginia Diaco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: