Premio Calabresi Straordinari: il fast-food identitario Mi’ndujo si aggiudica la categoria Imprenditoria 2023

COSENZA. 15 anni di esperienza, 9 punti vendita in tutta Italia, 140 dipendenti e 520 mila clienti serviti nel corso del 2022. Sono, questi, i numeri più importanti della formula vincente di Mi ‘Ndujo, la rete del primo panino calabrese veloce, territoriale, identitario e di qualità che continua a collezionare successi e riconoscimenti. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato ritirato nei giorni scorsi a Cetraro in occasione della prima edizione del Premio Calabresi Straordinari che per la categoria Imprenditoria 2023 è stato assegnato proprio all’azienda che sforna, rigorosamente al momento e a vista, il celebre panino sanizzo.

A ritirare il Premio nella cornice del Distretto Came prospicente l’area marina della cittadina tirrenica, è stato Marco Zicca fondatore di Mi ‘Ndujo insieme a Roberto Bonofiglio, Ornela Nokaj ed Eugenio Romano.

Celebrato da Forbes Italia, scandagliato da Food Service, consigliato da Vanity Fair e dallo sconfinato mondo degli influencer, da Noemi Spinetti a Jane Ruocco solo per citarne alcuni, Mi ‘Ndujo mette d’accordo tutti su una cosa: risultati entusiasmanti, strategie di marketing vincenti e la straordinaria qualità proposta nel menù mordi e fuggi in salsa Made in Calabria, sono diventati l’orgoglio di una intera regione, dentro e fuori i suoi confini.

E sono questi i motivi che sottendono agli ormai continui apprezzamenti ed elogi. Come il Premio che ha ritirato Marco Zicca sul palco della kermesse tirrenica, accolto da una calorosa standing ovation a coronamento di una estate straordinaria e di successo nel corso della quale gli estimatori del panino sanizzo sono stati accolti nei 9 food show; soprattutto in quello di Via Marconi, a Rende e di Ponte Milvio, a Roma, dove ha trovato dimora anche la Dispensa della Calabria Straordinaria, progetto che unisce Mi ‘Ndujo ed il Mercato delle Eccellenze di Calabria (MEC), esperimento apprezzatissimo soprattutto dai turisti.

Comunicato stampa

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