Pronto Soccorso di Rossano: un S.O.S. ignorato dalla gestione dell’Asp di Cosenza

Il personale infermieristico del Pronto Soccorso di Rossano alza la voce e si rivolge direttamente al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, al direttore sanitario Martino Rizzo e al direttore dell’ospedale spoke Luigi Muraca. Non si tratta di una richiesta qualsiasi, ma di un grido disperato che denuncia l’organizzazione disastrosa che regna all’interno della struttura. Parole come “centro spoke”, “centro di eccellenza” e “centro Covid” vengono gettate a caso, ma nella realtà di ogni giorno, sono solo parole vuote. Il personale infermieristico è stufo di promesse infrante e di una malgestione che sembra essere all’ordine del giorno.  Chiede di essere ricevuto dal manager aziendale.

Pronto soccorso

La situazione è tale che si registrano trasferimenti anomali dal Pronto Soccorso di Rossano verso altri presidi come Cariati e Acri. «Il personale infermieristico è sfinito», si afferma nella nota rivolta ai vertici sanitari. I camici bianchi sono costretti ad affrontare un carico di lavoro enorme, che supera di gran lunga le risorse disponibili. Ogni giorno si trovano a fronteggiare situazioni critiche, emergenze e decisioni difficili, tutto questo a causa di una mancanza di personale adeguato e di una pessima organizzazione dei turni. La programmazione del piano ferie è diventata un miraggio. Il personale non ha la possibilità di godersi un po’ di meritato riposo. Sono costretti a lavorare senza sosta, senza una tregua, mettendo a rischio la propria salute e il proprio benessere.

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