Protesta degli agricoltori della Sila, corteo da Moccone a Rende

Gli agricoltori della Sila hanno costituito un gruppo spontaneo per poter far sentire la loro voce, come d’altronde sta succedendo in vari parti del paese. La contestazione è diretta contro le nuove linee guida emesse negli ultimi giorni  dall’Unione europea.  Stamani alle 8 sono scesi in piazza con i loro mezzi agricoli, una manifestazione pacifica per esprimere tutti i disagi ed i gravi problemi riguardanti la categoria. Il corteo di trattori è partito in massa da Moccone, nei pressi di Camigliatello ed attraverso la SS 107 diretto a Rende. Inviata una missiva ai vari rappresentati istituzionali con la speranza di catturare, come sottolineano nel testo, la loro attenzione su questioni cruciali che minacciano il cuore pulsante del paese.

Chiare le richieste e le motivazioni che hanno spinto alla protesta: “Aumento sproporzionato del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime sta gettando un’ombra cupa sul nostro futuro. Chiediamo la vostra vigilanza e azioni immediate per proteggere le nostre aziende e la tutela con una legge dello stato che tuteli il costo di produzione, l’elemento vitale della nostra sostenibilità economica. La concorrenza sleale dei prodotti internazionali è una minaccia tangibile che richiede risposte coraggiose. Auspichiamo una difesa ferma e risoluta del nostro mercato locale, attraverso misure che pongano fine a pratiche commerciali sleali. Il supporto al credito in agricoltura è l’ancora di salvezza di molte aziende, ma ciò richiede il vostro impegno concreto. Siamo di fronte a sfide finanziarie senza precedenti, e ora più che mai chiediamo il vostro sostegno per assicurare un futuro sostenibile per il nostro settore. L’Agricoltura è il cuore pulsante di molte comunità, ma la Politica Agricola Comune (PAC) deve adeguarsi al calo della redditività delle aziende agricole”.

La missiva prosegue con chiari riferimenti alla sburocratizzazione, ai consorzi di bonifica, all’etichettatura dei prodotti, alla pressione fiscale, ai danni alla fauna selvatica ed un maggiore dialogo con le istituzioni. Con l’augurio che ciò che è stato richiesto venga preso in considerazione.

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