Quando il Cozzo era strapieno di gente, racconto di Martino A. Rizzo

Oggi nel Rione Santo Stefano, da quando non c’è più nemmeno il tribunale, si va principalmente per ammirare la Rossano che si ha di fronte, adagiata sulla collina “come un vecchio addormentato”. Eppure ci fu un tempo in cui il Cozzo pulsava di vita: era la passeggiata per eccellenza di Rossano! Con l’arrivo della primavera e fino ai primi freddi la camminata serale a Santo Stefano era un rito al quale nessun rossanese si sottraeva. Ragazzi, studenti, professionisti, innamorati, fidanzati e fidanzatini era lì che terminavano la loro giornata.

Era tanta la confusione che vi regnava che nel luglio 1981 la “Nuova Rossano” pubblicò una lettera aperta rivolta all’Amministrazione Comunale e alla Pro Loco che di seguito si riporta. «Un gruppo di abitanti del rione santo Stefano, di Rossano Centro, esasperato dal caos che si verifica in tutte le ore del giorno e della notte sul viale che da sempre è stato destinato soprattutto al passeggio, a causa del traffico incontrollato dei motocicli, pur essendone espressamente vietato il transito nella zona dalle 16 alla 22. In fatti all’inizio del Viale S. Stefano e precisamente al bivio tra Porta Cappuccini e Viale Santo Stefano si trova, ben visibile, un segnale stradale di divieto di transito ai motocicli; certo quel segnale non è stato posto lì abusivamente ma certamente a seguito di un’ordinanza del Sindaco ed i Vigili Urbani soprattutto non sono tenuti a far rispettare le ordinanze sindacali? Sta di fatto che una volta qualche Vigile si vedeva in servizio nella zona ed il segnale veniva rispettato, ora è diventato impossibile passeggiare persino sui marciapiedi, o stare seduti sulle comode panchine, i signori motociclisti scorrazzano a loro piacimento in tutte le ore specie dalle 16 alle 22, perfino sui marciapiedi, si impennano su due ruote e piombano addosso agli anziani donne e bambini scambiando tutto il viale per una pista di motocross. Facciamo appello all’Amministrazione Comunale ed al Comando dei Vigili Urbani ed a tutte le forze dell’ordine poiché si restituisca ai cittadini la passeggiata di Viale S. Stefano e soprattutto che si faccia rispettare l’ordinanza sindacale di divieto di transito dalle ore 16 alle ore 22».

A vedere oggi, il rione Santo Stefano si fa fatica a credere a quanto raccontato dall’articolo della Nuova Rossano. Eppure era proprio così! La sera anche dallo Scalo si saliva al paese per la passeggiata al Cozzo che insinuava in tutti vitalità e socialità.

Specialmente d’estate era lì che si andava a beneficiare della frescura serale godendo di quell’immagine da cartolina che era ed è la Rossano che c’è di fronte.

Poi le cose cambiano, non si sono volute porre in essere politiche volte a preservare la centralità del Centro Storico, come per esempio è avvenuto a Orvieto, e la desolazione ha fatto capolino nelle strade, nei vicoli e nelle piazze. Purtroppo!

Martino A. Rizzo

 

I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a

Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica

sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato

il romanzo Le tentazioni della

politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri

del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito

anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione

dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,

Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,

Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.

Da fotografo dilettante cerca di cogliere

con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio

e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie

su Rossano Se chiudo gli occhi.

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