Rapani: “Commissioni consiliari, l’ennesima presa per i fondelli”.

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ernesto-rapani1Sono state convocate le cinque Commissioni Consiliari dal Presidente del Consiglio Comunale così come previsto dal regolamento che ne disciplina il suo regolare insediamento. Nel pomeriggio di giovedì i componenti designati dai vari gruppi consiliari si sono riuniti per dare forma alla loro costituzione.
A seguito della lecita richiesta, in termini politici, in riferimento all’orientamento della maggioranza di individuare le presidenze da assegnare, è stata notata una totale chiusura verso i gruppi di minoranza i quali naturalmente non hanno tollerato il “palleggio” della maggioranza.
“Al momento di affidare le presidenze – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Ernesto Rapani – il Presidente del Consiglio Comunale Rosellina Madeo ha proposto di alternare, in modo più equamente possibile, i presidenti ed i vice-presidente di commissione fra maggioranza e opposizione. Gesto, pensiero, segnale e proposta di apertura che ovviamente abbiamo gradito tutti in minoranza. Peccato, però, che l’intera maggioranza, assetata e bramosa di potere, forte solo della somma algebrica dei numeri, a tal punto da sbranare anche le briciole, ha ben pensato di bocciare la proposta del Presidente Madeo e di riproporre alle minoranze solo l’affidamento delle vicepresidenze. A quel punto siamo stati noi a non accettare”.
Un balletto che Ernesto Rapani non giustifica. “Risulta davvero difficile comprendere le dinamiche che muovono questa già precaria maggioranza. Ancor meno si intuiscono i motivi per i quali il sindaco Stefano Mascaro e il Presidente del Consiglio Comunale Rosellina Madeo, continuino ad offrire segnali di apertura senza poi poter contare sul supporto della loro stessa maggioranza che li boccia su tutta la linea. Tra il dire ed il fare, come si suol dire, c’è di mezzo il mare. E cosa vi sia dietro questi continui siparietti, tuttavia, è già noto da tempo: spartizione anche delle più piccole briciole del pentolino del potere che noi – ne stiano certi i rossanesi – non mancheremo di scoperchiare. Ci si fregia di mostrine, ma poi?”

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