Dopo due mesi di difficoltà, il porto di Corigliano Rossano torna operativo per la marineria. È stato finalmente riattivato il distributore di carburante per le imbarcazioni da pesca, rimasto chiuso troppo a lungo, con pesanti ripercussioni sull’intero comparto ittico. Una sospensione che ha penalizzato una delle marinerie più attive e riconosciute della Calabria, con ricadute economiche su famiglie, imprese e lavoratori.
L’interruzione del servizio aveva paralizzato la normale attività in mare. Senza carburante, molti pescherecci erano rimasti fermi ai moli, con i motori spenti e il pesce invenduto. Una situazione che aveva generato tensioni, proteste e lamentele da parte degli operatori del settore, costretti a trovare soluzioni alternative in altri porti, con costi aggiuntivi e disagi logistici.
Ora, con la riapertura, si torna alla normalità. Il ripristino del servizio consente di rimettere in moto l’intero ciclo produttivo: dalla pesca alla commercializzazione del pescato, fino alla ristorazione e ai mercati locali. Una boccata d’ossigeno attesa da tempo, che restituisce serenità e prospettive a chi vive e lavora grazie al mare.
Importante è stato l’interessamento congiunto delle istituzioni. La società Sibari Pesca, gestore della struttura, esprime gratitudine per il sostegno ricevuto: «Ringraziamo il senatore Ernesto Rapani e l’assessore regionale Gianluca Gallo per l’impegno mostrato nel sollecitare soluzioni rapide e concrete».
Un riconoscimento particolare viene rivolto anche ad altri enti coinvolti: «La nostra riconoscenza va al prefetto di Cosenza per la sensibilità dimostrata, alla capitaneria di porto di Corigliano Calabro per il costante supporto operativo e all’agenzia delle dogane di Catanzaro per l’efficienza dimostrata nelle fasi autorizzative».
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