Tragedia sulla SS 106: Decima vittima del 2025. L’Associazione “basta vittime sulla SS 106” lancia un grido d’allarme

Corigliano-Rossano – L’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” esprime profondo dolore e indignazione per la tragica morte di Gaetano Ruffo, un ragazzo di soli 17 anni, ennesima vittima di quella che viene definita “maledetta strada”. Gaetano è la decima vittima del 2025 sulla SS 106, un bilancio che l’associazione definisce “inaccettabile”.

Il giovane ha perso la vita nello stesso punto in cui, meno di un anno fa, morirono Umberto e Maria Rosa. “Tre croci. Lo stesso asfalto. Lo stesso silenzio. Lo stesso buio. Lo stesso abbandono,” denuncia il comunicato stampa dell’associazione, sottolineando la drammatica ripetitività degli incidenti mortali su quel tratto stradale.

L’associazione punta il dito contro le istituzioni e chi ha il potere di intervenire, accusandoli di silenzio e inazione. “Chi deve intervenire tace. Chi può agire resta a guardare. E mentre si annunciano ponti faraonici, noi qui non riusciamo nemmeno ad accendere due lampioni,” si legge nel comunicato, evidenziando un netto contrasto tra le grandi opere promesse e la mancanza di interventi basilari per la sicurezza stradale.

Le responsabilità morali, secondo “Basta Vittime sulla SS 106”, sono chiare: “E chi tace, chi promette senza fare, è complice.” L’associazione esprime piena solidarietà alla famiglia di Gaetano e ai suoi amici, riportando il timore diffuso tra i giovani: “Abbiamo paura a passare di lì, ma è l’unica strada.”

La morte di Gaetano Ruffo viene definita una “vergogna” e una “sconfitta per tutti”. L’associazione ribadisce con forza che non tacerà mai: “Gaetano non sarà un numero. Sarà un simbolo. Un grido. Una promessa. Basta vittime sulla Strada Statale 106.”

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