Corigliano-Rossano – L’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” esprime profondo dolore e indignazione per la tragica morte di Gaetano Ruffo, un ragazzo di soli 17 anni, ennesima vittima di quella che viene definita “maledetta strada”. Gaetano è la decima vittima del 2025 sulla SS 106, un bilancio che l’associazione definisce “inaccettabile”.
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L’associazione punta il dito contro le istituzioni e chi ha il potere di intervenire, accusandoli di silenzio e inazione. “Chi deve intervenire tace. Chi può agire resta a guardare. E mentre si annunciano ponti faraonici, noi qui non riusciamo nemmeno ad accendere due lampioni,” si legge nel comunicato, evidenziando un netto contrasto tra le grandi opere promesse e la mancanza di interventi basilari per la sicurezza stradale.
Le responsabilità morali, secondo “Basta Vittime sulla SS 106”, sono chiare: “E chi tace, chi promette senza fare, è complice.” L’associazione esprime piena solidarietà alla famiglia di Gaetano e ai suoi amici, riportando il timore diffuso tra i giovani: “Abbiamo paura a passare di lì, ma è l’unica strada.”
La morte di Gaetano Ruffo viene definita una “vergogna” e una “sconfitta per tutti”. L’associazione ribadisce con forza che non tacerà mai: “Gaetano non sarà un numero. Sarà un simbolo. Un grido. Una promessa. Basta vittime sulla Strada Statale 106.”