ROSETO CAPO SPULICO. Comune a rischio dissesto finanziario? E’ quanto paventano gli amministratori in carica che, insediatisi alla guida del Comune nella primavera scorsa, si sono trovati di fronte a una massa debitoria di 4milioni e 700mila euro accertati finora dal responsabile dell’Ufficio di Ragioneria Mario Violante. Sorpreso da quanto sta emergendo nel bilancio comunale e preoccupato per il rischio che incombe sul Comune e sulle famiglie dei rosetani, il Sindaco Avv. Giovanni Pugliese nella giornata di domenica 29 settembre ha convocato, presso l’antico “granaio”, un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato tutti i consiglieri di Maggioranza, per mettere al corrente i cittadini presenti fisicamente e quelli collegati tramite il web sulla grave situazione finanziaria in cui verserebbe il Comune di Roseto
C.S. che, all’apparenza, sembrava viaggiare con le vele spiegate. Nel corso dei lavori dell’Assemblea il primo cittadino ha elencato, carte alla mano, l’entità e la tipologia della massa debitoria accumulatasi nel corso degli ultimi 10 anni, a partire dal debito (oltre 1milione di euro) con Poste Italiane per bollette per le forniture energetiche non pagate, dai debiti accumulati con la Regione e con Sorical per la fornitura di acqua, dalla BSV per conferimento rifiuti, per i decreti ingiuntivi vecchi e nuovi da parte dei creditori del Comune per fornitura di merce e per prestazioni erogate… a cui, oltre a tanti altri debiti, si sommerebbero debiti vecchi ereditati dagli esecutivi precedenti. Una situazione definita grave e seria, insomma, da parte del Sindaco Giovanni Pugliese, del vice-sindaco Sabrina Franco, dell’assessore Salvatore Vito Pitrelli e
dei consiglieri di Maggioranza che sono intervenuti nel corso dell’Assemblea. Una situazione definita allarmante anche da parte del presidente del Consiglio Comunale Gaetano Parise intervenuto anche lui nel dibattito, che rischia, a suo dire, non potendo il comune far fronte a questa massa debitoria, di mettere un ente comunale di appena 200 abitanti nella spiacevole condizione di non poter garantire il meglio dei servizi a cui, comunque, una volta informati i cittadini, bisognerà trovare una soluzione adeguata e condivisa dopo aver approfondito ulteriormente l’ammontare preciso e la tipologia di tutta la massa debitoria. La notizia sul rischio-dissesto del comune di Roseto C.S. circolata subito sul web ha sorpreso non poco anche gli amministratori dei paesi vicini perchè palesemente discordante con l’immagine di buona salute veicolata sul web e nelle comunicazioni ufficiali della “Città delle rose e delle ciliegie”. Ma la situazione debitoria, sempre secondo le informazioni fornite dagli amministratori in carica, ha sorpreso e indispettito soprattutto i cittadini e i dipendenti comunali perchè, secondo quanto prevede la normativa vigente, qualunque sarà la decisione che si adotterà, subirebbero nei prossimi 5/10 anni le conseguenze del pre-dissesto, sanabile, come ha tenuto a precisare il Sindaco Pugliese che ha comunque escluso la volontà di voler ricorrere al dissesto e al commissariamento del Comune, attraverso un “Piano pluriennale di recupero” che consenta di raggiungere il riequilibrio finanziario del bilancio comunale. Riequilibrio che, in ogni caso, mette il Comune sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti e purtroppo richiede gravi sacrifici tributari ai cittadini e alle loro famiglie che saranno costrette a pagare il massimo delle aliquote tributarie.
Pino La Rocca