Amministrative 2016: bocce ferme sul piano formale. Tanti gli aspiranti candidati a sindaco, a destra come a sinistra, passando per il centro. Di riunioni e/o interpartitiche neanche a parlarne. L’ultima e unica quella del centrodestra voluta prima della pausa estiva da An-Fdi al fine di individuare percorsi e criteri in termini di programmi, alleanze, e candidati. La destra cittadina tuttavia mira alle primarie, uno strumento non molto condiviso non solo dai leader locali, ma neanche da Silvio Berlusconi che di recente ha chiaramente affermato come i partiti debbano riappriopriarsi di un ruolo centrale assumendosi le responsabilità. Nel centrodestra è dunque un continuo divenire tra scontri, anche insidiosi, e possibili soluzioni alternative inclusive di sorprese eclatanti. Qualcuno ipotizza un governo trasversale che guardi all’interesse della città, mettendo da parte vecchi retaggi e/o personalismi e guardando al futuro in chiave costruttiva, considerato anche il momento difficile che vive l’importante centro ionico. Nel centrosinistra la corsa al candidato è in piena attività. Occorrerà anche qui individuare lo strumento democratico per come uscire da una bagarre senza precedenti. Il Pd si muove in ordine sparso, gli alleati seguono silenti presupponendo spazi alternativi di contrasti agli aspiranti candidati Dem. Insomma una giostra. Poco cambia rispetto al passato. Nelle ultime ore l’ex sindaco Tonino Caracciolo ha chiaramente affermato che non è da considerare un candidato a sindaco del centrosinistra. Tace però su una ipotesi civica. E su questo fronte c’è già chi gli attribuisce ben tre liste civiche rappresentative di più aree del territorio, tra queste un accordo con i militanti di sinistra di Piragineti. (ARTICOLO CONTINUA SUL GARANTISTA – ED. DI OGGI)